Catalogna: Puigdemont potrebbe chiedere asilo politico e a Barcellona sfilano gli unionisti

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Dopo il commissariamento della Catalogna, con l’attivazione dell’articolo 155 da parte di Mariano Rajoy, per il presidente catalano Carles Puigdemont potrebbe aprirsi una nuova strada: quella del Belgio, per non incorrere in una possibile condanna a 30 anni di carcere per “ribellione”. Il presidente destituito della Catalogna potrebbe dunque chiedere asilo politico a Bruxelles. “Non è stata presentata ancora nessuna domanda, ma le cose si evolvono rapidamente. Vedremo”, ha detto ai media locali il segretario di Stato belga all’asilo e alla migrazione Theo Francken.
“Quando vediamo la situazione, la repressione da Madrid e le condanne che si rischiano, ci si può domandare se ci sarà un processo equo”, ha spiegato Francken, sottolineando tuttavia che se dovesse verificarsi, un simile scenario metterebbe il Belgio “in una posizione diplomatica delicata con la Spagna”.
Intanto oggi imponente marcia degli unionisti, che hanno sfilato per le vie della capitale Barcellona dopo che Madrid ha destituito tutti gli organi e i rappresentanti del potere catalano e ha affidato di fatto il potere alla vice premier Soraya Saenz de Santamaria. “Essere catalani è un orgoglio. Essere spagnoli è un onore”, c’era scritto su uno dei cartelli dei manifestanti.
Secondo gli organizzatori, circa 1,1 milioni di persone hanno partecipato alla marcia unionista di Barcellona. Numeri decisamente più limitati quelli invece forniti dalla polizia urbana che, in un tweet, parla di 300 mila manifestanti al corteo degli unionisti a Barcellona contro l’indipendenza della Catalogna.
Intanto si apprende che, “se non si troverà in carcere”, il presidente destituito Carles Puidgemont potrà “teoricamente” partecipare alle elezioni regionali del 21 dicembre. A dirlo all’Associeted Press è il ministro degli esteri spagnolo Alfonso Dastis. Mentre i vertici dei Mossos, scrive El Pais, hanno ordinato ai loro agenti di ritirare tutte le foto ufficiali dei membri del Governo destituito della Catalogna dai commissariati e dagli altri uffici della polizia regionale.