Israele-Iran, altra notte di raid. Netanyahu: “Da venerdì 13 vittime”. Trump avverte: “Se attaccati, reagiremo”

Venti di guerra soffiano sempre più impetuosi e potenti sul Medio Oriente, con la nuova offensiva lanciata da Israele contro i siti nucleari dell'Iran, seguita dalla replica di Teheran con missili sullo Stato ebraico. Quella trascorsa, è stata una nuova notte segnata da pesanti bombardamenti. Il primo ministro israeliano Netanyahu ha fatto sapere che sono 13 le persone uccise, tra cui 3 bambini, e 380 quelle ferite dagli attacchi iraniani dalla giornata di venerdì. Mentre un raid  contro Teheran, il più potente dall’inizio della guerra, ha causato un imponente incendio in due depositi di carburante. Anche il ministero della Difesa è stato colpito. 

Israele “ha oltrepassato una nuova linea rossa” attaccando i siti nucleari iraniani ha tuonato il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, proprio mentre l'Idf avvisa i civili a Teheran di allontanarsi dalle fabbriche di armi. “Gli attacchi contro Israele cesseranno quando il Paese porrà fine alla sua campagna militare contro la Repubblica Islamica” ha aggiunto Araghci specificando, inoltre, che “la Repubblica Islamica è aperta a un negoziato che sancisca la rinuncia all'arma atomica ma non intende abbandonare il proprio programma nucleare civile. Secondo il ministro degli Esteri, che si dice convinto della complicità “deplorevole” degli Usa con Israele, gli attacchi dello Stato ebraico mirano a “far fallire i negoziati” con l'amministrazione Trump.

Nel mirino dell'Iran ci sarebbero  anche le basi di Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna in Medio Oriente. Dopo la minaccia di Teheran, Donald Trump – in un post su Truth – avverte: “Se venissimo attaccati in qualsiasi modo dall'Iran, tutta la forza e la potenza delle Forze Armate statunitensi si abbatterebbe su di voi a livelli mai visti finora” ha scritto il presidente Usa specificando che “gli Stati Uniti non hanno nulla a che fare con l'attacco all'Iran della notte scorsa”. Il tycoon rimane comunque aperto alla possibilità di mediare tra i due Paesi: “Possiamo facilmente raggiungere un accordo tra Iran e Israele e porre fine a questo sanguinoso conflitto!!!”, si legge nella nota.