Nuova Zelanda, Ardern si dimette da primo ministro. “Non ce la faccio più”

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“Non ho più l’energia per continuare”. Sono parole che sanno di resa quelle pronunciate dalla premier della Nuova Zelanda Jacinta Ardern, che ha annunciato le sue dimissioni da primo ministro. Dimissioni previste, certo, perché Ardern già un mese fa aveva manifestato qualche difficoltà. Era alla sua prima apparizione pubblica da quando il Parlamento aveva ripreso dopo la pausa estiva. In quell’occasione la premier aveva provato a sfruttare il momento per ricaricare la batteria, “Ma non sono stata in grado di farlo” ha ammesso.

Il 7 febbraio l’ultimo giorno. “Questi sono stati i cinque anni e mezzo più appaganti della mia vita”. Tanto è durato il “regno” della Ardern, che il 7 febbraio saluterà definitivamente il Parlamento. “Lascio perché questo lavoro così privilegiato comporta anche una grande responsabilità, quella di sapere quando sei la persona giusta per guidare il Paese e anche quando non lo sei. Per me è giunto il momento”.

Gli inizi. Jacinda Ardern, 42 anni, è diventata primo ministro in un governo di coalizione nel 2017, prima di guidare il partito laburista di centro-sinistra alla maggioranza assoluta nelle successive elezioni tre anni dopo. Ha visto il suo partito e la sua popolarità personale precipitare negli ultimi sondaggi. Un motivo, questo, che potrebbe averla spinta a lasciare la carica di primo ministro.