Vertice notturno tra Meloni e Macron alla vigilia del Consiglio Europeo

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Vertice notturno tra Giorgia Meloni ed Emmanuel Macron, a cui poi si è aggiunto anche il cancelliere tedesco Olaf Scholz, alla vigilia del Consiglio Europeo che vede, tra i temi all’ordine del giorno, il tema dell’allargamento dell’Unione Europea e ai Balcani occidentali, ma soprattutto la revisione del quadro finanziario pluriennale della Ue per il lustro 2021-27, con la riforma del Patto di stabilità sullo sfondo.

Il Capo dell’Eliseo ha raccontato ai cronisti che “l’incontro è andato molto bene, ed è stata un’ottima discussione”. Uno dei nodi cruciali è la richiesta dell’Ucraina ad entrare nell’Unione Europea, e delle sue continue pressioni affinché avvenga celermente, ma la questione non è così semplice. L’Ungheria di Viktor Orban, infatti, vede come il fumo negli occhi un rapido ingresso di Kiev nella Ue. La Presidente del Consiglio, quindi, proverà ad ammorbidire le posizioni con l’omologo di Budapest, in occasione di un bilaterale a cui gli sherpa di Italia e Ungheria stanno lavorando. Sulla questione ha detto la sua anche Macron: “Il veto di Orban sull’ingresso della Ucraina nella Ue?” gli è stato chiesto, e lui ha risposto: “Sono ottimista, siamo tutti volenterosi”.

Il bilaterale tra Meloni e Macron è avvenuto nel bar dell’hotel dove entrambi i leader pernottano e dove soggiorna anche Olaf Scholz, che successivamente si è unito al presidente francese e alla premier italiana. Dall’incontro fonti ufficiali non hanno fatto trapelare pressoché nulla, nonostante i temi da trattare fossero caldissimi con l’Italia pronta quasi al tutto per tutto per evitare che sul nuovo Patto di stabilità prenda forma un compromesso considerato troppo punitivo per i Paesi ad elevato debito. Sul dossier della revisione del bilancio 2021-27 Roma e Parigi sono sul fronte opposto a quello della Germania e dei frugali, e chiedono che l’Ue metta a disposizione più risorse su migrazione e innovazione dell’industria, oltre che per il supporto all’Ucraina.