Bagarre in aula: rivolta Pd contro Fico, seduta sospesa

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Bagarre alla Camera durante l’esame del ddl di riforma costituzionale sul referendum propositivo. La tensione è salita quando il deputato M5s Giuseppe D’Ambrosio ha mimato il gesto delle manette verso il deputato dem Gennaro Migliore. Dal Pd prima Enrico Borghi, poi Emanuele Fiano hanno chiesto di espellere il deputato pentastellato minacciando, in caso contrario, di abbandonare l’aula.

“E’ stato fatto un richiamo formale, in questo momento oltre non vado, poi vedremo col collegio dei questori”
, ha spiegato Fico. Una risposta che non ha, evidentemente, soddisfatto i deputati dem che hanno lasciato in polemica l’assemblea. A quel punto Fico si è rivolto loro con un “arrivederci”. Affermazione che avrebbe però rinfocolato la protesta dei dem che hanno lanciato dei fogli contro il presidente dell’Assemblea, colpendo anche la segretaria generale Lucia Pagano. È a quel punto che Fico esclama “No, così non funziona” e sospende la seduta per cinque minuti.Alla ripresa il presidente della Camera si scusa con il Pd: “C’è stata un po’ di tensione, il Pd stava uscendo e veniva sotto i banchi qui salutando. Chiedo scusa al Pd per aver risposto ‘arrivederci’. Mi sono lasciato andare. È stata una mia colpa, un mio errore. Questa presidenza quando sbaglia si scusa”. Poi aggiunge: “Apprezzate le circostanze ritengo opportuno interrompere la seduta che riprenderà il 19 febbraio alle 14 per interpellanze”.Protesta contro la condotta del Presidente Roberto Fico in Aula, il capogruppo Pd Graziano Delrio. “D’Ambrosio, per aver fatto il gesto delle manette verso di noi, andava espulso e Fico si è rifiutato. Non ha difeso la dignità di noi deputati, non può dirci, mentre usciamo dall’Aula: ‘arrivedercì” così Delrio in Transatlantico circondato da tutti i deputati del Pd.