Centrodestra, a Verona segnali di pace tra Salvini e Meloni

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Dopo giorni di tensioni, Matteo Salvini e Giorgia Meloni firmano la tregua. Lo fanno sul palco di Verona, in occasione della chiusura della campagna elettorale per il candidato sindaco Federico Sboarina, a ormai pochi giorni dal voto di domenica 12 giugno per le Comunali. “Avevano detto che saremmo stati come Romeo e Giulietta. Garantisco che non faremo la stessa fine” ha scherzato Meloni rivolgendosi alla sinistra, per poi aggiungere un sonoro “Alla faccia loro”. “Voglio leggere i titoli e le polemiche sui giornali, noi siamo qua e belli come il sole” ha rilanciato il leader della Lega. Sul palco del comizio con il primo cittadino uscente e il governatore del Veneto Luca Zaia sono partiti baci, abbracci e selfie tra Salvini e Meloni, in un clima decisamente diverso rispetto a quello di pochi giorni fa quando i due si sono lanciati accuse reciproche sulla scelta delle candidature.

Di fatto a Verona è stato risottoscritto il ‘patto di ferro’ fra Lega e Fdi a sostegno della rielezione di Sboarina, ma in città è viva la preoccupazione per lo strappo di Forza Italia, che ha optato di appoggiare l’ex sindaco – ed ex leghista – Flavio Tosi.

Meloni ha poi invitato i veronesi a “esercitate la democrazia in modo consapevole. Non fatevi fregare, qui c’è un voto solo che sconfigge la sinistra, ed è quello dato a Federico Sboarina”. Poco prima di parlare, la leader di Fdi aveva ribadito l’importanza del centrodestra specificando di non avere un “piano B rispetto alle alleanze”. “Il centrodestra è compatto, questo è l’obiettivo con alcune idee chiare. Noi siamo orgogliosi di quello che siamo e non abbiamo paura di nessuno”, le ha risposto dal palco Salvini.