Decreto agosto: le novità della nuova bozza

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Ci sono alcune novità nella nuova bozza di decreto agosto, che vede salire da 91 a 103 gli articoli, rispetto alle prime versioni del testo. Tra queste: altri 200 milioni ai Comuni, una nuova quota di reddito di emergenza, norme su Air Italy e il rifinanziamento di strade sicure fino a fine emergenza. Nella bozza viene, inoltre, recepita l’intesa sulla proroga del blocco dei licenziamenti siglata ieri nel governo ma alcune norme sono ancora da completare, per altre compaiono solo i titoli.

Le tasse sospese nei mesi del lockdown non andranno più saldate entro la fine dell’anno ma in due anni. La nuova bozza non sposta il primo appuntamento col fisco previsto per il 16 settembre. Le rate però da 4 diventano 24. A essere diluiti sono i versamenti di tasse, contributi e ritenute previsti per marzo, aprile e maggio.

Arrivano sgravi contributivi ad hoc per il turismo. Secondo la bozza, si estende l’esonero dal versamento dei contributi – ma per massimo 3 mesi – anche alle “assunzioni a tempo determinato o con contratto di lavoro stagionale nei settori del turismo e degli stabilimenti termali”. In caso di trasformazione a tempo indeterminato si applica la decontribuzione prevista per le altre aziende, cioè uno sgravio totale per 6 mesi (escluso il contributi Inail) fino a un massimo di 8.060 euro annui riparametrato su base mensile.

Altri 400 euro di reddito di emergenza per le famiglie più in difficoltà. Nella bozza compare la misura, per la quale si potrà fare richiesta entro il 15 ottobre. I beneficiari riceveranno un assegno di 400 euro: si tratterebbe della terza tranche dopo le due disposte dal decreto rilancio di 400 euro ciascuna.

Più  che triplicati i fondi per il bonus babysitter per gli operatori sanitari, grazie al travaso di risorse non utilizzate per il bonus per i lavoratori domestici.  Il dl agosto porta da 67,6 a 236,6 il finanziamento per il bonus babysitter per medici e infermieri, tecnici e operatori sociosanitari (2.000 euro) mentre il fondo per il bonus per colf e badanti viene ridotto da 460 a 291 milioni.

Si legge inoltre: “ai fini del ristoro della perdita di gettito degli enti locali connessa all’emergenza epidemiologica da Covid-19, al netto delle minori spese e delle risorse assegnate dallo Stato a compensazione delle minori entrate e delle maggiori spese, la dotazione del fondo è incrementata di 1.670 milioni di euro per l’anno 2020, di cui 1.220 milioni di euro in favore dei comuni e 450 milioni di euro in favore di province e città metropolitane”.