Decreto legge Covid all’esame alla Camera. Tensioni nel governo dopo il voto della Lega

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Tecnici al lavoro sul Dl Green pass, che potrebbe arrivare in Consiglio dei ministri già domani dopo un passaggio in cabina di regia per sciogliere i nodi rimasti sul tavolo. Il Decreto legge dovrebbe essere unico e coinvolgere i dipendenti della pubblica amministrazione e i lavoratori del settore privato e contiene le norme sul certificato verde, la proroga a fine anno dello stato di emergenza nazionale e rivede i parametri sanitari per il passaggio di colore nelle regioni del Paese. Il testo che scade prossimo il 21 settembre, dovrà essere discusso anche dal Senato; rimangono da votare ancora una ventina di emendamenti, alcuni a scrutinio segreto.

Duro attacco intanto del Pd e del M5s al Carroccio, dopo il voto alla Camera sugli emendamenti al decreto Green pass. Il segretario del Pd Enrico Letta attacca la Lega: “E’ un partito inaffidabile per il governo, chiediamo chiarezza”. Immediata la replica di Salvini: “Tutti erano informati di tutto, anche il premier Draghi. Quindi nessuna ambiguità”.  Il segretario della Lega ha voluto chiarire in un’intervista al Corriere della Sera che anche il premier Draghi sapeva che il suo partito in aula avrebbe votato gli emendamenti di Fratelli d’Italia contro l’uso del Green pass nei ristoranti. E chiarisce: “I vaccini sono entrati in 40 milioni di case, e va benissimo. Il Green pass anche va benissimo negli stadi, nei teatri e nelle manifestazioni pubbliche. Ma noi possiamo ancora avere la libertà di chiedere i tamponi gratuiti? Sono saltati fuori la bellezza di 50 milioni di euro destinati ai tamponi gratuiti. Il dubbio è che se io non alzassi un po’ la voce, i 50 milioni poi non salterebbero fuori. Stiamo chiedendo che i ristoratori non siano ulteriormente penalizzati”. Salvini giustifica poi il voto agli emendamenti di FdI dicendo: “La Lega ha ritirato i propri emendamenti, perché in caso contrario avrebbero messo la fiducia e non ci sarebbe stata una discussione che io invece credo importante”.

Il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte intanto ribadisce la propria lealtà al governo Draghi: “Il M5s non pone condizioni, ha accettato di collaborare positivamente e stiamo dando una mano al Paese e alla comunità” ha sottolineato l’ex premier che poi in merito all’emergenza covid ha aggiunto: “Non escludiamo affatto l’obbligo vaccinale ma il green pass è uno strumento a portata di mano per completare la campagna vaccinale”.