Dl Sicurezza: arriva il sì del Senato, ora testo alla Camera

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Il Senato ha approvato con voto di fiducia il decreto Sicurezza. Hanno votato a favore 163 senatori, 59 contrari e 19 astenuti. Il decreto passa alla Camera. E’ il primo voto di fiducia su un provvedimento chiesta dal Governo Conte a Palazzo Madama dopo quella ricevuta in occasione dell’insediamento il 5 giugno scorso. In quella occasione i voti a favore sono stati 171, 117 i voti contrari e 25 gli astenuti.

Il decreto legge rivede le misure sul rilascio di speciali permessi di soggiorno temporanei, abrogando tra l’altro il permesso di soggiorno per motivi umanitari, mantenendo e in parte rivedendo alcuni permessi di soggiorno speciali e introducendo un nuovo permesso di soggiorno per atti di particolare valore civile.

Il testo prevede anche norme volte a rafforzare i dispositivi a garanzia della sicurezza pubblica. Esulta su Twitter il ministro degli Interni, Matteo Salvini: ‘Decreto Sicurezza e Immigraziopne, ore 12.19, il Senato approva!!! #DecretoSalvini, giornata storica!”.

“A me piacerebbe un intervento complessivo: la riforma della giustizia, l’accelerazione dei tempi dei processi, merita un intervento complessivo. Non solo io ma giudici, avvocati, magistrati lo dicono. Tutti vogliono i corrotti in galera e tempi certi dei processi. L’unica cosa che non voglio è che ci siano processi eterni”, ha affermato il vicepremier Matteo Salvini circa la riforma della prescrizione. “Troveremo la quadra come abbiamo fatto con il dl sicurezza”, ha aggiunto il vicepremier.

Poi, in una conferenza stampa, si rivolge a quelli che definisce ‘sciacalli’: “Si rassegnino – dice – questo governo andrà avanti a lavorare per 5 anni”. Con il Ghana e non solo, stiamo lavorando ad un accordo sui rimpatri. Stiamo lavorando per rimediare alle dormite di chi ha lavorato in questo paese negli ultimi anni. Siamo a meno 92 mila arrivi. Voglio chiudere l’anno con un più espulsioni e chiudere accordi con altri paesi.Con almeno 4 Paesi stiamo lavorando in questa direzione”. “Se capiscono che la musica è cambiata, gli scafisti cambiano mestiere”. Così il ministro dell’Interno.

Sul fronte M5S:“In qualità di capogruppo ho segnalato ai probiviri il comportamento tenuto in Aula dai senatori Gregorio De Falco, Paola Nugnes, Elena Fattori, Matteo Mantero e Virginia La Mura, che hanno avviato un’istruttoria nei loro confronti”. Lo afferma il capogruppo del MoVimento 5 Stelle al Senato, Stefano Patuanelli. “Si tratta di un comportamento particolarmente grave visto che – aggiunge Patuanelli – si trattava di un voto di fiducia al governo”.

Forza Italia ha deciso di non partecipare al voto, mentre il Pd ha votato contro e inscenato la protesta in sala stampa. Alla maggioranza sono mancati anche i voti dei “dissidenti” M5s Paola Nugnes, Elena Fattori, Gregorio De Falco e Matteo Mantero, che hanno abbandonato l’Aula. Il Movimento ha avviato un’istruttoria nei loro confronti. “Si tratta di un comportamento particolarmente grave visto che si trattava di un voto di fiducia al governo”, ha dichiarato il capogruppo dei 5 Stelle al Senato, Stefano Patuanelli.