Elezioni, iniziata la corsa per la presentazione dei simboli

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Dalle 8 di questa mattina i partiti e i movimenti hanno iniziato a depositare al Viminale i contrassegni e i simboli elettorali in vista delle elezioni del 25 settembre. Avranno tre giorni, fino alle ore 16 di domenica. L’ordine di deposito è lo stesso che ci sarà sulla scheda elettorale: chi sarà più rapido comparirà in alto. Sono il Partito liberale Italiano, il Maie (Movimento associativo italiani all’estero) e il Sacro Romano Impero cattolico e pacifista i primi tre a depositare i simboli, poi sono entrati per gruppi di 5.

Ed è iniziato anche il botta e risposta tra i vari leader dei partiti: il Pd tuona contro Giorgia Meloni: “Tolga la fiamma dal simbolo” dicono. Dopo l’accordo con Renzi, Carlo Calenda dichiara: “Siamo l’antidoto al caos“. Di Maio che correrà alle prossime elezioni sotto il simbolo di Impegno civico dichiara: “È impossibile sondare una forza politica nata da dieci giorni ma andremo oltre il 3% e ci sarà spazio per tutti quelli che vorranno correre nelle liste”. Fico sul M5s: “L’obiettivo del 10% credo non solo sia raggiungibile, ma abbondantemente superabile. Ora siamo più uniti“.

Intanto Silvio Berlusconi si dice sicuro: “La flat tax sì farà”. Poi chiarisce: “Escludo per me la presidenza del Senato”. Il leader di Forza Italia conferma poi la sua candidatura a Palazzo Madama. Berlusconi spera inoltre che la riforma costituzionale sul presidenzialismo si farà. “E’ dal ’95 che ho proposto un sistema presidenziale per l’Italia. Se la riforma entrasse in vigore – ha aggiunto – sarebbero necessarie le dimissioni di Sergio Mattarella per andare all’elezione diretta di un Capo dello Stato”. Immediato il commento del segretario del Pd Enrico Letta: “Le parole di Silvio Berlusconi sulle dimissioni di Mattarella in caso di via libera al presidenzialismo sono la dimostrazione che la destra è pericolosa. L’unica alternativa – sottolinea letta – è votare la coalizione che è nata attorno al Partito democratico”.