Festa della Repubblica, breve cerimonia con Mattarella: “donne e uomini della Difesa risorsa imprescindibile”

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Anche quest’anno la festa della Repubblica si celebra senza la famosa parata e senza le cerimonie aperte al pubblico. Chiusi anche i giardini del Quirinale che di solito nella giornata del 2 giugno venivano aperti ai visitatori. A piazza Venezia c’erano comunque centinaia di turisti e cittadini ad attendere il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Alla base del monumento dedicato al Milite Ignoto c’erano il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, il presidente del Consiglio Mario Draghi, i presidenti di Senato e Camera Elisabetta Casellati e Roberto Fico, il presidente della Corte Costituzionale Giancarlo Coraggio. Accompagnato da Guerini e dal capo di Stato maggiore della Difesa Enzo Vecciarelli, il presidente della Repubblica ha poi passato in rassegna lo schieramento interforze e, dopo l’inno nazionale, ha deposto la corona davanti alla tomba del Milite ignoto.

Le parole del capo dello Stato Mattarella: “Settantacinque anni fa, riconquistata la libertà, il popolo italiano poté, con il referendum del 2 giugno 1946, scegliere il proprio destino” scrive Mattarella in un messaggio al Capo di Stato Maggiore della Difesa, il generale Enzo Vecciarelli.
“Il voto per la Repubblica consentì all’Italia di intraprendere il percorso della democrazia, del progresso sociale, dello sviluppo. Un passaggio storico tanto atteso e fondamentale per tutti i cittadini duramente provati da una stagione di guerre e dalla dittatura. Un patto di cittadinanza – prosegue Mattarella – sancito dal suffragio universale che, per la prima volta, includeva in maniera completa il voto femminile. Gli italiani e le italiane, insieme, per una nuova Italia. Da allora il processo di crescita e consolidamento della democrazia non si è mai interrotto e ha superato altre terribili prove, come la sfida del terrorismo”.

Il riferimento del presidente della Repubblica all’emerga sanitaria in atto: “La Repubblica, in questi anni, ha rafforzato costantemente il proprio prestigio con una autorevole partecipazione alle Organizzazioni internazionali, dalle Nazioni Unite, all’Alleanza Atlantica, alla Unione europea, di cui è stata fondatrice ed è convinta e attiva sostenitrice. A questo sforzo hanno contribuito in maniera significativa le Forze Armate, legate alle Istituzioni della Repubblica e alla sua Costituzione dallo speciale giuramento di fedeltà. Ad esse va la riconoscenza del Paese per la dedizione al servizio e il valore dimostrati anche nella complessa e delicata situazione emergenziale che minaccia la nostra salute, il nostro benessere e il libero esplicarsi delle nostre esistenze. Rinnovo, con particolare commozione, la gratitudine del popolo italiano a tutti coloro che hanno sacrificato la propria vita per l’Italia e alle loro famiglie . La congiuntura sanitaria non consentirà, per il secondo anno di seguito, di tenere la tradizionale manifestazione nella quale si celebra anche l’abbraccio dei cittadini alle Forze Armate. Mi è grato, in loro nome, in questo giorno della Festa della Repubblica, esprimere ai militari di ogni ordine e grado e al personale civile, l’apprezzamento per l’insostituibile apporto offerto al bene comune. Viva le Forze Armate, viva la Repubblica!”.

La breve cerimonia si è conclusa con il passaggio delle Frecce Tricolori