Sumud Flotilla a 366 miglia nautiche da Gaza. Crosetto: “Rischi drammatici”


Prosegue la missione della Global Sumud Flotilla, che ora si trova ora a 366 miglia nautiche da Gaza e stima di arrivare nella zona “ad alto rischio” tra due giorni. “Siamo scortati da droni di controllo israeliani. Il prossimo attacco, se verrà fatto, e purtroppo i miei segnali mi dicono che probabilmente verrà fatto, sarà micidiale” afferma Stefano Bertoldi, comandante della nave Zefiro, che fa parte della Flotilla che sta compiendo la traversata del Mediterraneo in direzione Gaza, con l’obiettivo di forzare il blocco israeliano.
Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ieri pomeriggio ha ricevuto la portavoce italiana, Maria Elena Delia, e le altre esponenti italiane del movimento. “L’obiettivo dichiarato della Flotilla è quello di aiutare il popolo di Gaza, ma è fondamentale che questo impegno non si traduca in atti che non porterebbero ad alcun risultato concreto, ma che, al contrario, rischierebbero di avere effetti drammatici con rischi elevati ed irrazionali”, ha dichiarato Crosetto al termine dell’incontro ribadendo che il pericolo maggiore deriva dalla manovra di barche civili che si pongono l’obiettivo di forzare un dispositivo militare. “La priorità mia e del governo è e resta la sicurezza e il ricorso a soluzioni efficaci e sicure per aiutare realmente la popolazione di Gaza, attraverso i canali umanitari e diplomatici, tutti già attivi”, ha aggiunto Crosetto che pensa si possano ottenere risultati migliori e maggiori per il popolo palestinese in altri modi e mezzi.
Le parole della portavoce italiana, Maria Elena Delia: “La missione della Global Sumund Flotilla va avanti e continua verso Gaza. Oggi siamo in ascolto. Navighiamo in acque internazionali nella totale legalità. Questa è la nostra responsabilità” ha risposto ai cronisti la Delia prima di incontrare la segretaria del Pd Elly Schlein. E proprio la leader dem ha ribadito il supporto alla missione ma anche l’auspicio che il canale di dialogo tra Flotilla e Patriarcato latino rimanga aperto per assicurare l’obiettivo di far arrivare gli aiuti a Gaza creando un corridoio umanitario permanente e tutelando l’incolumità degli attivisti a bordo”.