Foa è il nuovo presidente Rai: a favore M5S, Lega, Forza Italia e Fdi

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Semaforo verde dalla Vigilanza. Marcello Foa è il nuovo presidente della Rai. M5s, Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia hanno dato il loro parere favorevole. Il Pd non ha votato. E’ stato raggiunto quindi il quorum di due terzi previsto dalla legge per rendere efficace la nomina del presidente. I sì, infatti, sono stati 27, 3 i contrari, una scheda nulla e una bianca. Hanno votato 32 componenti della bicamerale su 40.

Nell’audizione in commissione di Vigilanza Rai Marcello Foa aveva affermato prima del voto: “La Rai deve promuovere un pluralismo politico, culturale, religioso autentico e nel rispetto di tutti”. Il neo presidente aveva sottolineato la necessità di una “crescita armoniosa della società, tutelando i principi dell’inclusione”. E ancora: “Non ho mai militato in un partito, né cercato appoggi politici per fare carriera. Sono stato sempre coerente con me stesso”.
“Il mandato che ho ricevuto dal governo non è politico, ma professionale. Fa appello al mio percorso professionale e io intendo onorarlo in nome dei valori del giornalismo”, aveva spiegato il presidente indicato dal Cda.

Nella sua relazione, in cui ha ripercorso tutta la sua carriera professionale, Foa si era definito “un liberale di cultura antica, della scuola di Indro Montanelli. Ritengo molto importante difendere la qualità dell’informazione”. A questo proposito ha citato “il caso di Ferruccio de Bortoli: quando lasciò il Corriere della Sera, in circostanze non facili, con la clausola che gli impediva di collaborare con altre testate italiane per un anno, non esitai a offrirgli una collaborazione con il Corriere del Ticino”.

“Se mi accorderete l’incarico di presidente, uno degli obiettivi sarà anche quello di recuperare il terreno perso dalla Rai sul web”, aveva annunciato Foa. “Per difendere il pluralismo, pilastro della nostra democrazia, siamo consapevoli che la Rai dovrà affrontare un percorso difficile e la concorrenza non più soltanto delle emittenti private, ma anche e soprattutto di colossi come Netflix, Amazon, Apple, che stanno diversificando la loro offerta e hanno un fortissimo seguito e richiedono perciò scelte intelligenti, originali e tutt’altro che facili”.

“Non è mai stata mia intenzione offendere o mancare di rispetto al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella”, aveva poi precisato Foa. “Non è mio costume, raramente attacco. Ho stima per il suo ruolo di servitore dello Stato e per la sua storia personale che ha portato al sacrificio supremo di un suo familiare. Sgombero il campo dall’equivoco: non è mai stata mia intenzione mancare di rispetto al Capo dello Stato”.

Eletto formalmente presidente Marcello Foa, con il sì a maggioranza questa sera da parte della commissione Vigilanza, oggi torna a riunirsi il Cda di viale Mazzini. Sarà la prosecuzione della precedente seduta, che era aggiornata e non chiusa, e si procederà alla presa d’atto e quindi ratifica del via libera a Foa. Non sono previste nomine.