Rifiuti, il Governo a Caserta. Scontro fra il governatore lombardo Fontana e Di Maio

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“Basta ai roghi tossici. Mai più terre dei fuochi”. Sarà questo il filo conduttore della cerimonia di oggi a Caserta, dove il premier Giuseppe Conte e sette ministri firmeranno il “Protocollo d’intesa per un’azione urgente nella Terra dei fuochi”. Tuttavia, dietro l’accordo contro roghi e traffici e a difesa dell’ambiente, resta immutata la tensione tra Lega e Movimento Cinque Stelle sulla costruzione degli inceneritori. Anche se Salvini si dice fiducioso: “Un’intesa con i 5 Stelle la troveremo”.

Ad andare all’attacco questa volta è il governatore della Regione Lombardia, Attilio Fontana: “Se Di Maio pensa che i nostri impianti inquinano, allora devo dire che non accetteremo più i rifiuti del Sud. Chiederemo allo Stato di modificare la norma che ce lo impone” spiega a La Stampa il governatore leghista, sottolineando che i pentastellati “non usano la logica ma la pseudo ideologia, gli slogan e non il buonsenso”. “I 13 inceneritori della Lombardia non solo sono puliti ma anche assolutamente controllati – sottolinea Fontana – subiscono una cosa come 30 milioni di controlli all’anno da parte di Ispra. Come si fa a dire che non li si vuole al Sud dove il problema dello smaltimento rifiuti è endemico?”.

Di Maio però ribadisce la sua linea. “Oggi parlare di inceneritori è come parlare della cabina telefonica col telefono a gettoni. Qualcuno può essere anche ancora affascinato dal vintage ma sempre vintage rimane”, dice il vicepremier in merito alle polemiche sui rifiuti in Campania, ipotizzando di tagliare l’imposta a chi fa la raccolta differenziata.

“In Campania abbiamo già il secondo termovalorizzatore d’Europa, è inutile parlare di costruirne altri. E’ stato innescato un dibattito vecchio di venti anni visto che oggi questo tipo di strutture viene ritenuto scientificamente superato. Abbiamo bisogno, piuttosto, di un ciclo integrato. Oggi c’è un governo, a differenza di quelli precedenti, che crede nella differenziata e questo è il momento storico per vincere la sfida e chi ricicla dovrà pagare meno Tarsu“, spiega il vicepremier, intervistato da Il Mattino.