Il decreto sicurezza è legge, ok del Senato. Bagarre in Aula

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“Un passo decisivo per la tutela dei cittadini”. Così Giorgia Meloni ‘saluta’ la conversione in legge del decreto Sicurezza, approvato a Palazzo Madama al termine di una mattinata non priva di tensioni. L’Aula del Senato ha confermato la fiducia, chiesta dal governo, con 109 voti favorevoli, 69 contrari e un’astensione. Approvato dalla Camera il 29 maggio scorso, il decreto è quindi diventato legge.

La votazione finale è arrivata in un clima incandescente. In segno di protesta i senatori dell’opposizione (Pd, M5s e Avs)  hanno improvvisato un sit-in: si sono seduti per terra davanti ai banchi del governo urlando: “Vergogna, vergogna” chiedendo di convocare la conferenza dei capigruppo. Il presidente del Senato Ignazio la Russa prima si è rifiutato di sospendere la seduta. Ma poi ha ceduto dopo una breve trattativa con un capogruppo dell’opposizione.

Sono in tutto 14 i nuovi reati che vengono introdotti e 9 le aggravanti aggiuntive. In 39 articoli il decreto sicurezza riscrive diversi articoli del codice penale e di procedura penale, prevedendo nuovi reati che spaziano dalla resistenza passiva alla cosiddetta ‘norma anti Gandhi’, fino alla stretta sulla cannabis light, a un nuovo regime per le detenute madri e alle cosiddette norme ‘anti No-Tav e anti No-Ponte’.

Esulta la presidente del Consiglio che sui social scrive: “Con l’approvazione definitiva del decreto Sicurezza al Senato, il governo compie un passo decisivo per rafforzare la tutela dei cittadini, delle fasce più vulnerabili e dei nostri uomini e donne in divisa. Interveniamo con determinazione contro le occupazioni abusive, accelerando gli sgomberi e proteggendo famiglie, anziani e proprietari onesti, troppo spesso lasciati soli di fronte a ingiustizie intollerabili. Combattiamo le truffe agli anziani, un fenomeno vile che colpisce chi più merita rispetto e protezione. Rafforziamo infine gli strumenti a disposizione delle Forze dell’Ordine, per difendere chi ogni giorno difende i cittadini”, afferma Giorgia Meloni, concludendo: “Legalità e sicurezza sono pilastri della libertà. E noi continueremo a difenderli con determinazione”.

Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, parla di un “provvedimento strategico, fortemente voluto da questo Governo, che introduce nuovi ed efficaci strumenti per rafforzare il contrasto a criminalità e terrorismo, garantire una maggiore protezione dei cittadini, in particolare dei più fragili, e valorizzare il lavoro quotidiano delle nostre Forze dell’ordine”.