Il ‘dl Aiuti’ passa al Senato senza i pentastellati, Letta: “La scelta del M5S ci divide”

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Il dl Aiuti passa al Senato ma attraverso una ‘dolorosa’ fiducia. Si è infatti consumato il tanto atteso strappo nella maggioranza con il M5S che ha mantenuto la posizione e non ha preso parte alle due tornate di voto. Una decisione che ha sancito la rottura con il Pd: “La scelta del M5S ci divide” ha dichiarato il dem Enrico Letta. Il dl è comunque passato con 172 sì, 39 no e nessun astenuto.

Draghi da Mattarella. Già verso la fine della seconda chiama, il premier ha lasciato l’aula per recarsi al Quirinale. L’incontro con il capo dello Stato è durato circa un’ora e il premier al momento non si è dimesso. “L’Italia non può fare a meno di Mario Draghi. Dobbiamo portare a termine il lavoro iniziato 17 mesi fa”,ha dichiarato il ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta.

Le motivazioni di Conte. Dal presidente del M5S sono poi arrivate le dichiarazioni che hanno sottolineato i motivi della scelta di non partecipare al voto. “O ci sono risposte vere, strutturali e importanti oppure nessuno può avere i nostri voti”, ha detto il leader pentastellato. “Se noi prendiamo degli impegni con Governo, Parlamento e cittadini e siamo coerenti, chi si può permettere di contestare questa linearità e questa coerenza?”.

Per Conte si era creato un vero e proprio “ricatto”. Il Movimento “ha dato sostegno a questo governo sin dall’inizio per la transizione ecologica e la giustizia sociale”, ha spiegato l’ex premier. “Questi sono i pilastri. Se poi si crea una forzatura e un ricatto per cui si mettono norme contro la transizione ecologica in un decreto che non c’entra nulla, voi capite che noi, per nessuna ragione al mondo, daremo voti per nuove trivellazioni, per costruire centrali a carbone, per costruire inceneritori. Non è nel nostro Dna”.

Beppe Grillo sostiene Conte. Secondo fonti parlamentari, il fondatore del Movimento si sarebbe detto “contento di come i portavoce siano uniti e coesi” e “l’applauso durante l’assemblea degli eletti gli è piaciuto molto”. Secondo Grillo, “il Movimento 5 Stelle sta facendo il Movimento 5 Stelle”, nonostante molti deputati che vogliono restare al governo lo abbiano contattato nella speranza di fargli cambiare idea.