Il governo cancella il condono ma rimane la pace fiscale

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

Ritorna la sintonia nel governo in merito al dl fisco. Al termine del vertice serale di Palazzo Chigi Lega e M5s hanno fatto sapere di aver trovato un “pieno accordo”. Stop quindi al condono. Scompare infatti la dichiarazione integrativa, “quindi sarà possibile regolarizzare solo il dichiarato”.

Restano tutte le misure della pace fiscale come la possibilità di spalmare in 5 anni il dovuto – dicono fonti della Lega – e la possibilità di uscire da ogni grado di giudizio del processo tributario pagando una piccola percentuale commisurata alla vittoria nei vari gradi”. In merito alla lotta all’evasione, vengono sbloccate le banche dati, alle quali la Guardia di finanza potra’ accedere direttamente senza dover piu’ chiedere autorizzazioni ai pubblici ministeri. Scompare però il carcere per gli evasori, voluto dai 5 stelle. Il tutto è stato rinviato a un ddl ad hoc.

Previsto un incremento di tre milioni di euro del fondo nazionale per le politiche migratorie per la lotta al caporalato; lo stanziamento, a decorrere dal 2019, servira’ anche a far funzionare un tavolo apposito al ministero del Lavoro.

Entrerà inoltre nel decreto fiscale il bonus bebè. In merito il ministro per la Famiglia Lorenzo Fontana parla di un finanziamento da 444 milioni per rinnovare il contributo, in scadenza a fine anno. Prevista anche una maggiorazione dell’assegno del 20% per ogni figlio successivo al primo.

Aggiunta “la tassazione dei money transfer fino all’1,5%”. Nel decreto prevista anche la detassazione delle sigarette elettroniche.