Migranti, salta l’intesa a Bruxelles. Nordio: “collaborazione con Onu è fondamentale”

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Salta l’intesa sui migranti a Bruxelles almeno per il momento. A prendere tempo è l’Italia dopo l’ok arrivato dal cancelliere tedesco Olaf Scholz al regolamento sulla gestione delle crisi migratorie. La proposta di compromesso avanzata dagli spagnoli ha convinto Berlino ma, evidentemente, non ancora Giorgia Meloni.

A preoccupare l’Italia la questione delle Ong. Palazzo Chigi si è detto “sorpreso” che, proprio mentre a Bruxelles si discuteva della spinosa questione, nel Mediterraneo navigavano sette navi gestite dalle Ong e alcune battenti bandiera tedesca, delle quali quattro in area Sar italiana.

Tajani: “La notizia delle sette navi delle Ong battenti bandiera tedesca conferma i nostri timori”. “È una coincidenza? Cosa c’è dietro? C’è un interesse elettorale? Di altro tipo?”. E’ quanto si chiede il ministro degli esteri italiano aggiungendo: ” è una cosa che non funziona. Qualcuno forse vuole impedire che ci sia un accordo? C’è veramente molto stupore”, ha ribadito Tajani ieri serata da Berlino, dove ha incontrato la sua omologa Annalena Baerbock.

Cosa prevede la proposta avanzata dagli spagnoli. E’ una proposta che rassicura soprattutto la Germania, grazie alle garanzie per la tutela dei richiedenti asilo, in caso appunto di crisi, con particolare attenzione ai minori, e l’esclusione delle operazioni di soccorso in mare dalla lista di elementi di strumentalizzazione della migrazione. In sostanza per Berlino se la Bielorussia favorisce il flusso di profughi attraverso le frontiere con la Polonia è strumentalizzazione, ma se navi di Ong soccorrono nel Mediterraneo persone a bordo di imbarcazioni, non è da considerarsi tale.

Cosa succede ora. Tutto ritorna nelle mani della diplomazia e non mancano gli appelli a trovare un’unità di intenti. “L’Europa ha il più grande, e meglio regolato, mercato unico al mondo; ha la seconda valuta globale di riferimento. Abbiamo comprato i vaccini, abbiamo il Recovery fund; stiamo comprando armi per l’Ucraina ma ancora non abbiamo una politica europea per le migrazioni e l’asilo. Vi è una responsabilità collettiva nel riuscire ad averla”, ha esortato il vice presidente della Commissione, Margaritis Schinas.

Unhcr: “L’Italia non può essere lasciata sola”. L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati ha ribadito che “la situazione a Lampedusa è motivo di grave preoccupazione. Unhcr è presente e apprezza gli sforzi delle autorità per decongestionare rapidamente l’isola, ma l’Italia non può essere lasciata sola nel rispondere ai bisogni degli arrivi. L’Unhcr ha ripetutamente chiesto l’istituzione di un meccanismo concordato a livello regionale per lo sbarco e la ridistribuzione dei migranti che arrivano via mare, in uno spirito di condivisione delle responsabilità e solidarietà con gli Stati in prima linea”, ha detto a una riunione del Consiglio di Sicurezza Ruven Menikdiwela, capo dell’ufficio di New York per l’agenzia Onu per i rifugiati.

“Nel 2023 più di 2.500 migranti morti in mare”. L’Unhcr ha anche fornito dei dati secondo i quali “da gennaio al 24 settembre 2023, 186mila persone sono arrivate via mare nell’Europa del sud tra Italia, Grecia, Spagna, Cipro e Malta. In Italia il numero maggiore di arrivi, l’83% in più rispetto allo stesso periodo nel 2022. Inoltre “dall’inizio dell’anno al 24 settembre, più di 2.500 migranti sono morti o dispersi dopo aver tentato di attraversare il Mediterraneo verso l’Europa. Questo numero rappresenta un aumento di due terzi rispetto alle 1.680 persone nello stesso periodo del 2022”.

Nordio: “L’impegno nella lotta al traffico dei migranti deve unire i Paesi, la collaborazione col sistema Onu è fondamentale”. Sono le parole del ministro della Giustizia intervenuto alla cerimonia per i vent’anni della Convenzione Onu contro il crimine organizzato. “Il presidente Meloni l’ha ricordato pochi giorni fa alle Nazioni Unite: dobbiamo ingaggiare una guerra totale e globale senza sconti ai trafficanti di esseri umani. L’impennata degli sbarchi deve imporre una riflessione seria”.