Quirinale 2022, ieri fumata nera alla prima votazione. Oggi secondo scrutinio

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Fumata nera ieri nel primo giorno di votazioni per l’elezione del presidente della Repubblica: il quorum non è stato raggiunto. Le schede bianche sono state 672, le schede nulle 49, le schede disperse 88 tra cui uno per Draghi. Presenti e votanti 976 su 1008. Si rivota oggi a partire dalle 15.

Nessun accordo ancora tra le forze politiche che però hanno avviato un dialogo, come conferma una nota congiunta Lega-Pd al termine dell’incontro tra Salvini e Letta. Il segretario leghista ha visto anche Giorgia Meloni e Giuseppe Conte, quest’ultimo ha poi parlato con Toti e riunito la cabina di regia del Movimento 5 stelle.

In mattinata Salvini ha incontrato i grandi elettori del Carroccio e da fonti della Lega si legge: “Non è in corso alcuna trattativa tra il senatore Matteo Salvini e il presidente del Consiglio Mario Draghi a proposito di un presunto rimpasto. E infondato e irrispettoso per il senatore Salvini e per il presidente Draghi immaginare che in questa fase – anziché discutere di temi reali come caro-energia, inflazione, scenari internazionali, opere pubbliche o Covid – siano impegnati a parlare di equilibri di governo. A proposito di Quirinale, – si legge ancora nel comunicato – il senatore Salvini è al lavoro su alcuni nomi, donne e uomini di altissimo profilo. Nessuna confusione né perdite di tempo: la Lega vuole essere garante di stabilità, responsabilità e concretezza”.
Per il leader di Italia Viva Matteo Renzi sarebbe proprio Salvini ad avere l’asso in mano: “Quello che ha l’asso in mano per chiudere questa partita si chiama Matteo Salvini e deve scegliere quando calarlo. Il leader della Lega ha quattro ipotesi: insistere su un nome di centrodestra anche contro un pezzo del Parlamento, sperando che passi. Cercare un grande accordo con tutti su un nome fuori dal giro; terza ipotesi accordo con Conte; infine un sistema di usato sicuro. Queste sono le olimpiadi della politica. Suggerisco di utilizzare nelle prossime 24, 36 ore di far prevalere la politica, se vanno alla ricerca di effetti speciali rischiamo di far la fine di Bersani”.

Pierferdinando Casini, uno tra i candidati alla presidenza della Repubblica più citati in questi giorni, intanto esce dal riserbo dell’ultimo periodo postando su Instagram una sua foto di quando, giovanissimo, guidava i Democratici cristiani e sotto Casini ha scritto: “La passione politica è la mia vita!”.