Rousseau, voto sul governo M5S-Pd

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115.372 iscritti dovranno dare una risposta sulla piattaforma Rousseau per la consultazione on line in merito alla partecipazione del Movimento a un governo con il Pd guidato da Giuseppe Conte.  Si vota fino alle 18 e il risultato è stato definito determinante da Luigi Di Maio. “Sei d’accordo che il M5S faccia partire un governo, insieme al Partito Democratico, presieduto da Giuseppe Conte?” questo il quesito.

“Decine di migliaia di iscritti al Movimento 5 Stelle prenderanno una decisione davvero importante. Buon voto a tutti!” scrive Alessandro Di Battista sulla sua pagina Facebook, a pochi minuti dall’inizio della consultazione on line che, intanto, ha già fatto registrare i primi disagi. Numerosi iscritti, tra cui anche diversi parlamentari del Movimento, segnalano difficoltà nell’accesso all’area voto del sistema operativo, forse a causa delle troppe visite sul sito. A stretto giro la precisazione pentastellata: “Nessun problema sulla piattaforma Rousseau. Smentiamo quando scritto dai media. Basta collegarsi al link corretto per rendersi conto che procede tutto in maniera regolare”.
“Quello che stiamo vivendo – si legge poi sul Blog delle Stelle, in un post che sottolinea l’importanza della consultazione – è un momento molto delicato per il Paese. E va affrontato mettendo al centro gli interessi e le esigenze dei cittadini, della comunità che tutti insieme formiamo”.
“Il MoVimento 5 Stelle – si legge sul blog – si basa l’azione politica, sui temi e non sulle persone o sulle poltrone. Siamo disponibili a impegnarci – al fianco del presidente Conte – per mantenere le nostre promesse e tutelare gli interessi dei cittadini, a condizione che gli interlocutori con cui necessariamente occorre dialogare per portare avanti un programma per il Paese, tengano fede agli impegni assunti dinanzi agli italiani, prima ancora che al MoVimento 5 Stelle”.
“A nostro avviso – continua il Blog pentastellato- esistono delle necessità per il Paese non rinviabili: innanzitutto tagliare 345 parlamentari, una riforma che l’Italia aspetta da molti anni giunta alla quarta lettura e fermata dal tradimento della Lega”.
“Abbiamo inoltre il compito di impedire l’aumento dell’Iva, ma anche di lavorare a tanti temi decisivi che il nostro capo politico Luigi Di Maio ha illustrato qualche giorno fa dopo le consultazioni al Quirinale: taglio delle tasse, tutela del lavoro, avvio di un grande programma di investimenti per la tutela ambientale (green new deal) e per l’economia circolare, lotta alla criminalità organizzata, tutela e valorizzazione dei nostri beni comuni“.
Per quanto riguarda squadra e programma per l’eventuale governo giallorosso, “abbiamo fatto passi in avanti ma il lavoro deve essere ancora completato” fanno sapere dal Pd al termine dell’incontro di ieri con i capigruppo pentastellati e Conte, che torneranno a vedersi nel pomeriggio, di nuovo a palazzo Chigi, per completare il lavoro.