Si aprono le porte del “Don Carlo” alla Scala. Attesa per la Prima, assenti Mattarella e Meloni

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Tutto pronto per l’inaugurazione della Stagione 2023/2024 del Teatro alla Scala di Milano. Oggi (7 dicembre) alle 17 si apriranno le porte per il “Don Carlo” di Giuseppe Verdi. Un’ora più tardi il direttore musicale del Piermarini, Riccardo Chailly, darà il via alla serata con l’esecuzione dell’Inno nazionale. Assenti annunciati il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Non ci saranno dunque Mattarella e Meloni. Saranno presenti invece – tra gli altri – Salvini, La Russa, Sangiuliano e Casellati. Presente – per la prima volta – anche la senatrice a vita Liliana Segre. Un messaggio chiaro, questo, che conduce alla storia di una ideologia nazista che ha fatto tanto discutere alla vigilia, coi  lavoratori della Cgil che hanno comunicato attraverso una nota che non saluteranno Ignazio La Russa, perché lo stesso: “Non condanna il fascismo”. L’assenza di Mattarella pesa invece per Rsa e Rls Slc-Cgil Teatro alla Scala Scala e Anpi Scala, che avrebbero portato volentieri il saluto “di tutti i lavoratori e le lavoratrici del teatro alla più alta carica dello Stato”. Le sigle hanno fatto sapere che “Non parteciperemo invece ad alcun cerimoniale di saluto istituzionale rivolto a chi non ha mai condannato il fascismo”.

Politica a parte, come ogni Prima sono attese al Piermarini numerose personalità del mondo dell’arte, dello spettacolo e della cultura: dal soprano Raina Kabaivanska alla cantautrice Patti Smith, passando per gli architetti Stefano Boeri e Mario Botta, fino all’attrice Andrea Jonasson e al giornalista Corrado Augias. Quella che andrà in scena a Sant’Ambrogio è la versione di “Don Carlo” in quattro atti, che dura tre ore, a cui si sommano due intervalli di mezz’ora ciascuno.