Tav, scontro nel governo: Toninelli nel mirino

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Non si placa la tensione nella maggioranza gialloverde. E ancora una volta, sotto attacco ci finisce Danilo Toninelli. Il ministro delle Infrastrutture continua ad essere oggetto di critiche, sempre per la Tav ma questa volta anche per il licenziamento di Pierluigi Coppola, uno degli esperti della commissione per l’analisi costi-benefici istituita dal Mit. L’unico, tra l’altro, che si era espresso contro il “no” emerso dall’analisi. “Mi sembra che gli italiani abbiano chiesto più sì – attacca il leader della Lega Matteo Salvini  Se l’unico atto del ministro Toninelli sulla Tav è licenziare l’unico professore a favore non ci siamo proprio” .

La Torino-Lione, aggiunge il titolare del Viminale, è “un’infrastruttura fondamentale. Non sono più accettabili no, ritardi e rinvii da parte del ministro Toninelli; non solo sulla Tav, ma mi risulta che ci siano decine e decine di opere pubbliche in tutta Italia, al Nord, al Centro e al Sud, ferme al Ministero delle Infrastrutture”. A stretto giro la replica di Toninelli: “Ogni tanto qualche no è sacrosanto. Dire che io sono il ministro dei blocchi stradali è come dire che Salvini è un ministro che non blocca le Ong”.

Il titolare del Viminale, in sopralluogo a Rovezzano, dove ieri è stato dato fuoco a una cabina elettrica, ha paragonato questo “atto violento” agli atti contro la polizia e i cantieri della Tav avvenuti questo fine settimana: “Li andrò a visitare prestissimo”, dice Salvini. Poi ribadisce: “Se uno fa il ministro dei Trasporti deve lavorare per far viaggiare gli italiani, non per fermarli e lasciarli a piedi. Gli italiani vogliono viaggiare più velocemente, inquinando di meno e perdendo meno tempo, quindi la Tav è una delle tante opere pubbliche come l’Alta velocità al Sud, come le ferrovie al Sud, come gli aeroporti che si devono ampliare”.

Sugli scontri in Val Susa interviene anche Toninelli: ”Condanniamo qualsiasi azione di violenza – afferma -: è giustissimo esprimere opinioni dissenzienti rispetto a un’opera, il Tav, che un’analisi costi-benefici tecnico-scientifica ha detto di avere più costi rispetto ai benefici. Spero che Salvini, e tutte le forze dell’ordine che lui coordina, intervengano rapidamente, come in parte hanno già fatto, per punire i violenti che con quegli atti hanno dimostrato di essere oppositori allo Stato e non alla Tav”.

Per quanto riguarda il licenziamento di Coppola, il Mit fa sapere in una nota che “ha violato la riservatezza rilasciando interviste non autorizzate e soprattutto resta un’ombra su di lui, in merito al falso contro-dossier con numeri sballati sulla analisi costi-benefici Tav che gli è stato attribuito sulla stampa e di cui poi lui ha smentito la paternità. Senza però chiedere rettifica ai giornali che glielo attribuivano”. Ma l’ingegnere Coppola non ci sta e, mentre si riaccende lo contro tra l’esponente M5s e Matteo Salvini, sul motivo del licenziamento afferma: “Vorrei conoscerlo anch’io”.