Asinella azzannata e sventrata da un branco di lupi. Preoccupazione al Tretto dopo il raid

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Un'immagine aerea con uno scorcio del Tretto, nel riquadro una delle immagini dell'asinella azzannata

Il cadavere di un asino sul prato, sventrato con ogni probabilità dalle fauci di lupi affamati che lo avrebbe assalito lo scorso fine settimana sul Tretto. Questa la scena, raccapricciante non solo per gli amanti degli animali, di fronte agli occhi di chi ha scoperto domenica il raid di un branco tra i boschi di S. Rocco, località in territorio di Schio. Alcuni passanti avrebbero notato la carcassa del malcapitato quadrupede nella mattinata, con il ventre aperto dopo l’assalto presumibilmente operato da un gruppo di predatori notturni.

I proprietari del capo di fattoria sembra non risiedano nelle immediate vicinanze del recinto dove si trovava l’asinello, tenuto al pascolo, e non avrebbero quindi udito il ragliare dell’animale disperato, caduto in trappola e divenuto suo malgrado un pasto per i lupi ancora una volta scesi fino all’area Tretto. Solo l’abbaiare insistente di un cane aveva allertato alcune famiglie lontane un centinaio di metri dal prato, senza lasciar però presagire che a poca distanza l’asino fosse vittima del raid.

Alcune immagini cruente sono state diffuse sul web, attraverso canali social, per denunciare pubblicamente l’accaduto. Questo al fine di avvertire della presenza dei pericolosi predatori le famiglie con animali in libertà all’esterno residenti sul Tretto e, non ultime, le attività d’allevamento e pascolo della zona prealpina nell’Altovicentino.

Un “avvertimento” lanciato con una comprensibile preoccupazione, vista la sorte nefasta capitata al povero asino, azzannato e ucciso pare tra venerdì notte e l’alba di domenica a giudicare dallo stato della carcassa. Non si conosce al momento nè il nome nè la razza dell’esemplare di sesso femminile, mentre nella stessa area in questi giorni analoga fine sarebbe capitata anche un capriolo selvatico.