Due fratelli aggrediscono un carabiniere fuori servizio. Un sorpasso scatena la furia

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Resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali e danneggiamento. Queste sono le accuse rivolte da un carabiniere nei confronti di due fratelli di 23 e 19 anni di Schio, il primo già noto alle forze di polizia, il secondo incensurato, presunti autori in solido di un pestaggio nei confronti del militare aggredito mentre era “fuori servizio”. I fatti risalgono al pomeriggio di ieri. La furia cieca e prepotente dei due avrebbe provocato ferite al volto per la vittima, giudicate guaribili in 25 giorni di prognosi, oltre a un finestrino frantumato dell’auto su cui viaggiava il membro dell’Arma.

All’origine dell’alterco iniziale sfociato poi in violenza c’è stato un sorpasso da parte del maggiore dei due consanguinei – si tratta di S.D., classe 1997, e di D.A., nato nel 2001 -. A bordo di uno scooter avrebbe oltrepassato in maniera ritenuta pericolosa la vettura condotta dal militare in servizio alla stazione locale di Malo, in borghese. Al rimprovero da parte dell’automobilista, il 23enne avrebbe reagito in malo modo, fermandosi proprio sotto la propria abitazione scledense e chiamando a rinforzo il fratello minore e convivente.

Il militare fuori servizio non ha fatto tempo a qualificarsi, secondo la testimonianza offerta ai colleghi della compagnia di Schio, che è stato assalito dalla coppia a suon di pugni, uno in particolare andato a segno in pieno viso. Non contenti, i due avrebbero spaccato il vetro del finestrino sul lato sinistro nel corso della colluttazione, fino a quando l’arrivo di una pattuglia ha calmato – ma solo temporaneamente – lo slancio di violenza.

Una volta venuti a conoscenza dell’appartenenza all’Arma dei Carabinieri dell’uomo preso di mira, anzichè rivolgere delle scuse e cercare di mitigare la loro posizione i fratelli si sarebbero scagliati di nuovo contro il bersaglio, stavolta verbalmente. Offese e minacce non ripetibili che, alla fine, sono costati loro anche la terza denuncia, secondo la nota del comando scledense diffusa in mattinata. A questo punto, infatti, era noto che si trattasse di un ufficiale dello Stato.

Dopo una “visita guidata” al Comando di via Maraschin, i due per ora solo denunciati sono stati rilasciati come da normative vigenti, con appuntamento futuro di fronte a un giudice. Non prima di aver notificato loro, come beffa finale, anche la sanzione per infrazione al codice della strada che aveva scatenato l’ira del maggiore dei fratelli.