Esalazioni di monossido nella notte di Capodanno: due senegalesi intossicati

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Vigili del fuoco (immagine d'archivio)

Stavano tutti dormendo profondamente dopo aver festeggiato il Capodanno in compagnia, senza rendersi conto che stavano rischiando di morire intossicati dal monossido. Nella mattinata di ieri è scattato l’allarme a Schio nel quartiere Ca’ Trenta, dove in un’abitazione di via suor Bertilla Boscardin otto persone di origini senegalesi avevano passato la notte. Due di queste, svegliatesi in preda a disturbi come nausea e mal di testa, si sono recate al pronto soccorso con riconoscibili sintomi di intossicazione da monossido di carbonio. A questo punto è scattata l’emergenza, coinvolgendo una squadra dei vigili del fuoco precipitatasi nella frazione scledense per verificare la situazione di pericolo.

Ai due ricoverati per le cure fortunatamente non si sono aggiunti altri connazionali all’ospedale Alto Vicentino di Santorso, grazie anche al tempestivo intervento dei pompieri del distaccamento di Schio. Nessuno dei presenti – tutti maschi – presentava avvisagliue di problemi di salute. A raccontare la vicenda l’edizione odierna del Giornale di Vicenza.

All’origine dei disturbi accusati dai due africani le esalazioni probabilmente provenienti da un braciere, usato come fonte di calore, nel frattempo spentosi una volta bruciati i residui combustibili. Una volta spalancate le finestre e garantito un ricircolo d’aria, i vigili del fuoco sono rientrati in caserma.