Federico Rossi e Stefano Ruaro, dopo le imprese sportive accolti in municipio

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Sono entrati di diritto nella lista delle persone più note della città di Schio, le imprese sportive compiute dal duo Federico Rossi e Stefano Ruaro sono molto diverse tra loro ma hanno un unico denominatore comune, raggiungere un obbiettivo che ai più sembrava impossibile. Loro ce l’hanno fatta e ora sono volti presenti nelle più note testate giornalistiche nazionali. I 48 tornanti dello Stelvio percorsi da Rossi con la sola forza delle braccia e l’Ironman di Cervia portata a termine da Ruaro, colpito dal Parkinson, sono il risultato di storie di vita in cui le avversità sono state trasformate in determinazione. Entrambi gli atleti sono stati ospiti negli studi di radio EcoVicentino e (qui sotto) è possibile rivivere i loro racconti.

Federico Rossi, 28 anni, lo scorso settembre ha conquistato lo Stelvio con la sola forza delle braccia. Un’impresa mai realizzata prima: in sedia a rotelle ha percorso 25 chilometri suddivisi in 48 tornanti e in 7 ore e 57 minuti ha raggiunto il secondo passo più alto d’Europa. Ruaro, invece, è il primo italiano che convive con il Parkinson a superare il traguardo all‘Ironman di Cervia cimentandosi in 4 chilometri di nuoto, 180 chilometri di bicicletta e 43 chilometri di corsa. Ruaro, inoltre, è anche il fondatore del gruppo Indomitri -termine nato dalla fusione di “indomiti” e “triathlon” – , ovvero un gruppo inclusivo che punta ad aiutare le persone in difficoltà attraverso lo sport. Entrambi sono stati ricevuti in municipio a Schio per ricevere i complimenti dell’amministrazione comunale.

Abbiamo voluto incontrarvi qui in Municipio per farvi i complimenti da parte di tutta la città per gli importanti risultati che avete raggiunto. Voi siete campioni nella vita”. Con queste parole il sindaco Valter Orsi si è rivolto in Sala Consiglio, assieme alla Giunta e ad alcuni consiglieri, ai due concittadini Federico Rossi e Stefano Ruaro.

Stefano è un uomo, un atleta che ha saputo trasformare con grande forza di volontà i propri sacrifici in vittorie. È il nostro Ironman – ha detto l’assessore allo sport, Aldo Munarini –Federico ci regala soddisfazioni già da tempo e ora con l’impresa “Road to Stelvio” ha dimostrato ancora una volta che spesso i “limiti” di una carrozzina sono solo negli occhi di chi la guarda. Con tanta tenacia Federico è riuscito a raggiungere risultati importanti. Come ho già detto Stefano e Federico sono due esempi di come lo sport possa essere uno strumento per riprendere in mano la propria vita quando tutto ci sembra perduto perché “la vita ricomincia dove finisce la paura”Lo sport è gioia e passione, ma soprattutto lo sport è e deve essere un’opportunità per tutti. Questo principio in cui crediamo fortemente ci ha permesso di ottenere il titolo di “Città Europea dello Sport 2023″ e perciò ci è sembrato significativo e naturale nominare sia Stefano Ruaro che Federico Rossi testimonal dell’anno sportivo europeo scledense”.