Lo stupore e la paura per la frana alle “Piane” di Schio. Ma l’abitazione è agibile

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Immaginatevi di svegliarvi al mattino e recarvi un cucina, mettere magari su un caffè e affacciavi alla finestra, e guardare fuori per godervi il paesaggio naturale di una porzione di bosco. Per poi accorgervi di non scorgere nulla, o meglio di trovarvi di fronte al vuoto, a uno scorcio di panorama diverso da quello abituale, e abbassando lo sguardo più un basso rendersi contro di un baratro che fino a poche ore prima non c’era. E’ accaduto tra giovedì e venerdì della scorsa settimana a Piane di Schio, frazione di collina che sovrasta la zona dell’ex ospedale “De Lellis” e del quartiere di Santissima Trinità, ed è accaduto soprattutto alla famiglia Zambon, sfiorata – ed è davvero questione di poche decine di centimetri – da una frana che trappato via il terreno per una decina di metri, facendo crollare il sedime a valle. Siamo qui a una cinquantina di metri al massimo dalla chiesa della frazione.

Tutto come conseguenza del nubifragio sceso dal cielo in 24 ore in Altovicentino, in media oltre 200 millimetri di pioggia a intensità alterna. Proprio le fondamenta dell’abitazione avrebbero trattenuto l’edificio ancorato al suolo, evitandone il crollo. A franare a valle sono stati centinaia di metri cubi di sassi e terra argillosa, quindi friabile per sua natura,  impossibili da quantificare con precisione se non a fronte di calcoli affidati a geologi esperti. Ma anche parecchie piante, venute giù dal limitare del bosco tutt’ora a rischio in vista delle nuove precipitazioni. E parte delle pertinenze intorno allo stabile, compreso il giardino e il perimetro del garage.

 

Secondo quanto raccontato ai vigili del fuoco che, nel mattino di venerdì, hanno subito effettuato un sopralluogo sullo scenario della frana dopo la segnalazione al 115, gli inquilini dell’abitazione ora in pratica sul ciglio del burrone non si sarebbero accorti praticamente di nulla nel corso della notte. Vuoi per il forte rumore provocato dalla pioggia sugli infissi e sul tetto, vuoi perché si è trattato di una frana silenziosa, senza provocare boati di sorta. Al mattino la scoperta, la sorpresa, la paura. E le immagini della casa e dei dintorni a fare il giro del web, dei social e dei telegiornali tv nazionali.

Dalla piazzetta della frazione la frana dista poche decine di metri

Non si è trattato dell’unico smottamento nell’area intorno alla contrada e alle Piane, dove si sono contati almeno una decina di movimentazioni di terreno, ma non sussisterebbe un pericolo immediato per chi ci vive, in attesa di approfondimenti dettagliati che giocoforza è evidente che non possono avvenire in pochi giorni. Nemmeno per la famiglia Zambon, una volta visionato il funzionamento dell’impianto del gas, almeno stando alle rassicurazioni dei tecnici del Comune di Schio e degli stessi vigili del fuoco, considerata la robustezza delle fondamenta che sorgono sul terreno roccioso, diverso da quello friabile messo “fuori causa” dalla pioggia filtrata in esso. Serviranno dei lavori di chiodatura, con pali di 5 metri, e una rete di contenimento sottostante al piano abitabile. La casa è dunque agibile ma di certo, da quelle parti, un semplice acquazzone non potrà far dormire sonni tranquilli chi ci abita.