Ospedale di comunità, nessun taglio. Lanzarin assicura: “Salvi i 15 posti letto”

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Uno scorcio della sede della casa di ricovero e riabilitazione per anziani di Malo

L’ospedale di comunità di Malo manterrà i 15 posti letto promessi per i pazienti dimessi dal nosocomio Alto Vicentino di Santorso, su cui erano sorti dei dubbi nei giorni scorsi. Nessun taglio alla struttura sanitaria intermedia dell’Altovicentino, dunque, spazzando via i timori sorti all’indomani dell’approvazione delle cosiddette “schede ospedaliere” due settimane fa. Si sarebbe trattato di una banale svista e l’errore sarà sanato dal consiglio regionale del Veneto in sede di commissione. Ad assicurarlo, e soprattutto a tranquillizzare i dirigenti della residenza sanitaria, è l’assessore regionale Manuela Lanzarin: “non c’è nessun problema”.

“Ho incontrato ieri i vertici dell’Ipab Muzan di Malo e li ho rassicurati – spiega la componente della giunta regionale, assessore alla Sanità -. Confermo i 15 posti letto di ospedale di comunità, che non compaiono nelle schede per un errore che avevo già notato. Anche la questione del Centro di Servizi è stata chiarita in quanto vi sarà la riqualificazione delle attuali unità di offerta alle tipologie stabilite dalla programmazione regionale e locale. Non c’è nessun problema. Metteremo le cose a posto. In procedure vaste e complesse come la definizione di queste schede può sempre emergere qualcosa da aggiustare”.

Basterà attendere la definitiva approvazione delle piano sanitario quinquennale per spulciare tra dati e numeri anche quelli relativi alla residenza Ipab che accoglie gli anziani non autosufficienti in via Barbè, utilizzando anche l’edificio che in passato ospitava l’ex ospedale civile De Marchi. “La struttura – conclude l’assessore – può proseguire senza timori nella sua organizzazione e programmazione, anche alla luce del fatto che è assegnataria di un significativo finanziamento del fondo di rotazione”.