Tre murales realizzati da un gruppo di giovani colorano la palestra De Marchi

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Nuovo look per la palestra comunale di Marano Vicentino. Da qualche giorno sulla facciata della De Marchi campeggiano tre coloratissimi murales, realizzati nell’ambito di un percorso collettivo di cittadinanza attiva e rigenerazione urbana rivolto a giovani e chiamato “Maestral – Marano Education Art Lab”. Al progetto, iniziato lo scorso luglio e promosso dal comune con il tavolo del patto educativo territoriale, hanno partecipato 21 ragazzi maranesi dai 14 ai 18 anni guidati dal collettivo Golden Idol Dies e dalla cooperativa sociale Radicà.

“Con Maestral abbiamo dimostrato che l’arte può essere accessibile a tutte e tutti: abbiamo portato il nostro stile ispirato alla musica punk e hardcore in un laboratorio dedicato ai giovani, lavorando per sei giorni con strumenti semplici, come le bombolette, che molti partecipanti sapevano già usare” hanno spiegato gli artisti Giacomo Modolo e Nicolò Gemieri di Golden Idol Dies. Il progetto ha preso il via con un laboratorio in auditorium in cui i partecipanti hanno condiviso e messo su carta alcune prime idee, per poi preparare il muro della palestra.

I ragazzi del progetto “Maestral – Marano Educational Art Lab”

Tre i murales realizzati: per il primo, “Crew”, è stato riempito il muro di graffiti, tag, immagini e scritte con le bombolette spray e facendo poi emergere la parola che sottolinea il desiderio dei giovani di fare squadra per superare le difficoltà e trovare uno spazio sicuro nel quale esprimersi liberamente – un’esigenza ancora più forte in pandemia. Il secondo, “Zone flag”, è un’opera formata da locandine di eventi pubblici e privati mai verificatisi durante il lockdown, con un approccio in stile punk e DIY. Ogni banda rappresenta una zona dei Dpcm: la zona bianca in cui si respira speranza; quella gialla che “uccide l’arte” con la chiusura di cinema, teatri, sale da concerti; la zona arancione che con la didattica a distanza ha visto aumentare divisioni e discriminazioni; quella rossa che i giovani del gruppo hanno vissuto come una gabbia. L’ultimo murales, intitolato “Chimera”, è stato realizzato ispirandosi a un’estetica ultras che vede al centro un animale ispirato a quello della mitologia greca, a metà strada tra un leone e un drago, con la coda di serpente, e sullo sfondo una grande bandiera che indica il 2021 come anno di ripartenza.

“Con questo progetto raccontiamo anche l’esistenza di spazi pubblici che sono a disposizione della comunità. Una disponibilità che richiama la responsabilità di chi ne fa uso, senza danneggiare la libertà altrui”, ha detto il Sindaco di Marano Marco Guzzonato, durante l’inaugurazione dei murales, auspicando una continuazione del progetto in futuro su altri spazi pubblici. L’iniziativa – realizzato nell’ambito del piano di intervento per le politiche giovanili “Semi di partecipazione – è stata possibile grazie al sostegno di Regione del Veneto e della Fondazione Cariverona nell’ambito del progetto Comuni-ty Alto Vicentino.

La conferenza stampa di “Maestral – Marano Educational Art Lab”