Ospedale Alto Vicentino, botta e risposta sindaco-comitato: “Orsi si scusi”

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L'ingresso dell'ospedale di Santorso

E’ ormai polemica aperta fra il Comitato Schio Pedemontana, gruppo di cittadini che ha presentato in Regione oltre 1100 firme per una diversa organizzazione della sanità altovicentina, e il sindaco di Schio Valter Orsi. Il botta e risposta è iniziato qualche giorno fa con la diffusione da parte del primo cittadino di una nota in cui Orsi esprimeva “perplessità e preoccupazioni” sul documento del comitato. “Si prevedono primariati a Santorso che non sono previsti neppure nelle schede ospedaliere, che oggi sono la nostra più grande garanzia. Non vorrei che con questa proposta si mostri il fianco a chi potrebbe vedersi autorizzato a declassare il nostro ospedale”. Il coordinatore del comitato Pietro Bastianello (ex esponente della Lega Nord scledense, come l’attuale sindaco) ieri ha preso carta e penna e ha risposto per le rime: “Orsi inizi col chiedere scusa ai cittadini che hanno firmato nei nostri tre gazebo. Non si deve permettere di considerare degli “stupidi” un migliaio di cittadini solo perché appoggiano un documento che non condivide”.

Di seguito riportiamo entrambe le note diffuse alla stampa.

Valter Orsi – sindaco di Schio

“Ieri sera ho incontrato il comitato Schio Pedemontana, al quale ho chiesto secondo quale logica propongono, col supporto del consigliere regionale Antonio Guadagnini, una suddivisione di primariati tra gli ospedali di Santorso e Bassano. Dopo aver presentato loro i risultati ottenuti sin qui dai Sindaci sul tema socio-assistenziale, ho espresso le mie perplessità e preoccupazioni sul loro documento. Esso applica una strana logica di riconoscimento in area-critica che però, di fatto, mette a serio rischio il mantenimento delle eccellenze per cui l’ospedale di Santorso è stato finanziato e costruito. Nel documento da loro proposto si prevedono primariati a Santorso, che non sono previsti neppure nelle schede ospedaliere, che ad oggi sono la nostra più grande garanzia e di cui abbiamo ottenuto il riconoscimento. Questa individuazione di primariati minori va a discapito di primariati pesanti che il Comitato propone a Bassano. Sono preoccupato perché sino ad ora si è lavorato molto come sindaci, facendo pesare la programmazione tecnico-sanitaria. Non vorrei che con questa proposta si mostri il fianco a chi potrebbe vedersi autorizzato a declassare il nostro ospedale con la scusa che è voluto dai cittadini. Mi chiedo se ai cittadini ai quali è stato chiesto di sottoscrivere il documento è stato spiegato bene cosa firmavano. Attendo fiducioso la convocazione del presidente della conferenza dei Sindaci del distretto 2, Robertino Capozzo, per condividere coi colleghi questa mia preoccupazione. Il tema è molto delicato ed è facile agire sulla pancia della gente. Io credo che in questa partita sia necessario mantenere sangue freddo e determinazione. Apprezzo molto il tentativo del comitato, ma un confronto “prima” su questi temi avrebbe aiutato a non ostacolarsi a vicenda”.

 

Pietro Bastianello, per il comitato Schio Pedemontana

“Il sindaco di Schio inizi col chiedere scusa ai cittadini che hanno firmato nei nostri tre gazebo, volutamente ignorati da lui, a sostegno della proposta. Non si deve permettere, infatti, di considerare degli “stupidi” un migliaio di cittadini solo perché appoggiano un documento che non condivide. Chieda scusa anche alle persone che compongono il comitato, perché non hanno lavorato in mala fede e nemmeno nascondendo la verità ai cittadini. Il motivo della mobilitazione, la nostra proposta e l’invito a firmare sono stati divulgati via social, sulla nostra pagina facebook e attraverso volantinaggio. Nei tre gazebo, fatti in tre luoghi diversi a Schio, dove sono state raccolte le firme, era esposta la proposta in formato manifesto e ad ogni persona veniva illustrata e quindi consegnato il volantino contenente la stessa in sintesi. Le perplessità di Orsi sulla nostra proposta riguardano alcuni punti specifici ai quali abbiamo dato altrettante risposte chiarificatrici durante l’incontro. Perplessità che potrebbero essere state dettate da invidia nei confronti del buon senso con cui abbiamo cercato di interpretare la riforma in atto, ma forse, più semplicemente non sono state capite dal Sindaco.
Proviamo quindi a rispiegargliele:
• Orsi vorrebbe che a Santorso ci fossero almeno quattro primariati in più rispetto a Bassano. Nella nuova azienda Ulss 7 ci sono due Nosocomi: Santorso e Bassano, equivalenti e degni di rispetto reciproco, non è quindi pensabile la prevaricazione dell’uno sull’altro. Per questo la nostra proposta vede una distribuzione equa dei primariati.
• Orsi chiede che solo a Santorso sia riconosciuto lo status di “area Critica”, mentre noi nella nostra proposta abbiamo specificato che non ci devono essere cittadini di serie a o b. Nelle due zone distanti tra loro oltre 30 km, (di cui una molto vasta) abbiamo previsto due “aree critiche”.
• Orsi chiede che non ci siano a Santorso i primariati “minori” e che non capisce come mai sono stati inseriti primariati che prima non c’erano. Per cominciare il Sindaco Orsi dovrebbe specificare quali sono per lui i primariati “minori” e in base a quale logica personale li declassa. In secondo luogo i primariati nuovi che abbiamo inserito nella proposta hanno lo scopo di aumentare l’efficienza terapeutica sui pazienti, magari “critici” e nel contempo ridurre gli sprechi aumentati dalle così dette “fughe” in altri ospedali. Questa particolare richiesta è stata fatta dal Direttore Generale Roberti e dovrebbe portare un notevole risparmio economico da tradurre poi in investimenti specifici.

Nei punti sopra esposti si evince con chiarezza che ad Orsi non interessa il rispetto nei confronti dell’ospedale di Bassano e dei cittadini di quell’area, e che non intende rispettare le linee guida regionali riguardanti la riduzione della spesa delle cosiddette “fughe”. Imbarazzante poi l’incompetenza in merito di Orsi quando parla di schede ospedaliere attuali. Non sapere che le stesse saranno discusse e fissate in seno alla quinta commissione, (e saranno poi la garanzia delle future distribuzioni delle Divisioni e Servizi di “diagnosi e cura” della Ulss 7, in sostituzione di quelle attuali), è grave. Schede ospedaliere che noi abbiamo già presentato all’assessore regionale della Sanità con la nostra proposta. Temiamo che questo atteggiamento ostile del sindaco di Schio nei confronti della nostra proposta possa nascondere obbiettivi personali che nulla hanno a che fare con l’azienda ospedaliera Ulss 7 e la sanità dell’area Pedemontana, ma esclusivamente per motivi di ambizione politica a scopi elettorali. Sospettiamo infatti che questa volontà di prevalere e denigrare il lavoro altrui, creando allarmismi e illazioni, sia un mezzo per farsi notare nella conferenza dei sindaci e poter prendere il posto dell’attuale presidente Robertino Cappozzo. Forse il sindaco di Schio non immagina il baratro nel quale rischia di portare l’ospedale di Santorso e la Ulss 7 con il suo atteggiamento presuntuoso e personalistico. Pensare che tutto debba passare per le sue mani ed essere approvato solo da lui prima di appoggiarlo ed eventualmente collaborare non è concepibile in uno stato democratico e di diritto.
Qualcuno lo fermi!!”