Amici, carabinieri e centinaia di persone commosse per l’addio alla 24enne morta nel sonno

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L'entrata della bara nella chiesa di Grumello di Piovene Rocchette e, in alto a destra la foto di Valentina Ranù
Rose e gigli, margherite, mazzi e corone avvolte in nastri che indicano chi li ha portati: i comandi dei carabinieri di Schio e Thiene, la stazione dell’Arma di Piovene, il Norm di Schio. Oltre agli amici e familiari che, assieme a un picchetto d’onore di decine di uomini in divisa, stamattina a centinaia hanno preso parte al funerale di Valentina Ranù, nella chiesa del Grumello a Piovene Rocchette.
“Più delle parole urlano le nostre lacrime, la nostra presenza qui a fianco della famiglia di Valentina – ha detto il sacerdote che ha celebrato il rito -. Abbiamo sperato tante volte in questi giorni che fosse solo un brutto sogno, da cui ci saremmo svegliati. Ma non c’è una risposta, forse neanche la scienza medica ce l’ha. Noi affidiamo Valentina al Signore, certi che la sua giovinezza rifiorirà nella sua Casa. In questa grande tristezza, voglio vedere dei raggi di luce. Il primo è proprio Valentina, il suo ricordo deve darci conforto. L’altro è la speranza della rinascita in Cristo”.
La 24enne di Piovene Rocchette è stata trovata morta nel suo letto venerdì mattina. Viveva nella casa dei genitori e lascia il padre, l’appuntato dei carabinieri Giovanni Ranù, la madre e un fratello. La procura ha fatto eseguire l’autopsia sulla salma, l’esame ha confermato che si è trattato di un decesso naturale: con ogni probabilità un improvviso attacco cardiaco.