E’ corsa a tre: Masero c’è, Colman anche. Attesa per il nome nel campo largo del centrosinistra

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Poco più di 100 giorni al voto e a Piovene Rocchette si scaldano i motori nel segno della continuità. Se già lo scorso autunno si era palesato il primo candidato alla carica di sindaco, Maurizio Colman, è di questi giorni la conferma ufficiale di un tris anche per l’attuale primo cittadino Ermino Masero. E’ lui stesso, lo sceriffo alpino, a confermare il suo rientro in gara dopo l’approvazione del terzo mandato, che ha di fatto spalancato le porte alla possibile rielezione anche nei comuni sopra i 5mila abitanti.  Manca ancora un nome invece nel campo largo del centrosinistra, dove fervono comunque i lavori per affinare squadra e programmi ed il progetto è pubblico: Vivere Piovene.

Qui Masero. Convinto che la lunga parentesi amministrativa nella “sua” Piovene fosse di fatto conclusa, aveva già salutato i suoi concittadini dalla Chiesa dell’Angelo, salvo fare retromarcia di fronte alla possibilità di un terzo round arrivata quasi fuori tempo massimo: “Non ci aspettavamo ormai questa ipotesi – spiega Masero – ma con il nostro gruppo ci eravamo sempre detti che, nell’eventualità, sarebbe stata questa la scelta. La nostra squadra è molto competente e le figure valide non mancano, ma è comprensibile che un progetto si leghi anche al suo fautore: per me poi, scegliere Piovene anche quando avrei potuto guardare altrove – leggi Regione – è stata una scelta naturale. Un atto d’amore. E da buon padre di famiglia mi impegnerò, se i piovenesi lo vorranno, per dare continuità al lavoro iniziato e andare oltre. Dalla nuova ecostazione, alle ciclabili sino all’efficientamento energetico del patrimonio pubblico: tanta carne al fuoco per cui richiedere, ancora una volta, la fiducia della mia gente”.

Qui Colman. C’è chi lo dava per pronto ad unire le forze con Masero e chi, dopo la ridiscesa in campo di quest’ultimo, ne aveva paventato persino il ritiro. Niente di più falso. L’ex primo cittadino di Piovene, già consigliere regionale in quota Lega, racconta invece di un percorso di costruzione verso l’election day fatto di vivaci dibattiti e tematiche al passo coi tempi: “Adagiarmi sul già visto – spiega il 50enne ingegnere meccanico – non farebbe per me. Servono amministratori preparati e persone volenterose, che osino uscire dall’ordinario per il quale basterebbero i tecnici: innovazione, un paese più smart e più connesso e senz’altro soluzioni alla viabilità caotica che viviamo quotidianamente e che oggi non si stanno nemmeno cercando. C’è voglia di presentare un’alternativa di spessore, che restituisca smalto e prospettive ad un paese appiattito: e per questo c’è spazio per tutti coloro i quali vorranno dare il loro contributo”.

Qui Vivere Piovene. Non ha per ora il volto fisico di un candidato, ma quello di tanti soggetti alla pari, la compagine civica di centrosinistra all’opera per uscire dallo storico dualismo Colman – Masero. Un progetto dove sembrano convergere molti giovani, figure di spicco del tessuto associativo locale, oltre che dell’area storicamente vicina a centrosinistra e M5S. Un percorso condiviso ed un laboratorio di idee ancor prima che un tavolino dove abbozzare nomi a freddo: “Al nome del candidato ci arriveremo presto – spiegano i referenti di Vivere Piovene – in questa nostra lista che nasce dal basso, dall’aggregazione di persone comuni che non intendono fare della loro esperienza amministrativa, una carriera. Inclusione, competenza, attenzione per l’ambiente sino alla viabilità e alle comunità energetiche, senza dimenticare il centro storico: tanto su cui ragionare, senza dogmi, per il bene comune. Nel segno della discontinuità.