Masero ‘anticipa’ il suo addio al paese e commuove: ‘Ricorderò il bello della gente’

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Che la fine del percorso amministrativo ormai si stesse avvicinando questo era scritto, ma forse nemmeno i suoi collaboratori più stretti si potevano immaginare un saluto tanto prematuro. E così Erminio Masero, ha colto di sorpresa tutti scegliendo un giorno e una location molto cara ai piovenesi per dare il suo addio da sindaco del paese.

Un ruolo voluto e ottenuto con quel fare a metà tra l’asprezza di un carattere decisionista e la dolcezza del buon padre di famiglia: nel 2019, dopo dieci anni da vice di Maurizio Colman e un primo mandato da primo cittadino di Piovene Rocchette con la ccompagine ‘Noi con Voi’, la riconferma per un secondo round con oltre il 40% dei consensi nonostante le 4 liste in corsa.

“Tutte le cose hanno un inizio ed una fine – ha esordito con volto tirato e trattenendo  non senza fatica l’emozione comunque palpabile – ma con grande amarezza devo dire che la mia esperienza va ormai concludendosi. Sono orgoglioso di essere stato un vostro rappresentante che umilmente ha cercato di fare del suo meglio. Ed ho imparato tanto. Tante volte si fanno scelte anche pesanti, non vogliatemene, ma l’amministratore deve operare anche scelte che magari non sempre vengono capite subito. Ricordate: il paese è come una famiglia e la famiglia va avanti solo se tutti fanno la loro parte”.

Silenzio surreale tra i banchi della Chiesa dell’Angelo, gremita in occasione della festa patronale di Piovene Rocchette e del rinnovo di quel voto alla Madonna che dal Summano ha sempre vegliato sulla comunità: oggi a vegliare con sguardo amorevole il congedo del marito c’era invece Marina, la moglie del 60enne primo cittadino, quella spalla silente che non ha mai smesso di sostenerlo, un passo indietro, nel difficile compito di amministrare una realtà di oltre 8mila abitanti.

E sul futuro Masero non si sbottona anche su qualcuno lo vorrebbe magari seduto ad occupare uno degli scranni del Consiglio Regionale, a rappresentare dopo un altro piovenese, Maurizio Colman, un territorio troppo spesso senza voce: “Mi auguro che chi verrà dopo di me – ha concluso con voce vibrante – sia uno che tenga tanto a Piovene. Io ho sempre visto la bellezza della sua gente: grazie a tutti per avermi accolto e supportato”.

Il video del suo saluto