Agritour raddoppia e sale in collina: da Pasquetta tutti in giro a “stròdi”

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...
Agrotour dei Strodi a Schio e San Vito di Leguzzano

Agritour a Pasquetta  inaugura “i Stròdi”: quattro nuovi itinerari per un totale di 70 chilometri tra le colline di Monte Magrè (Schio), San Vito di Leguzzano e Monte di Malo per conoscere le aziende agricole nello straordinario contesto paesaggistico e culturale in cui realizzano i loro prodotti. Dopo l’Agritour della Molonara, questo è il secondo itinerario che collega le aziende agricole del territorio dell’Alto Vicentino. Il 22 aprile la gita fuori porta dovrà insomma rigorosamente essere in collina: quattro i diversi percorsi proposti e tante iniziative in cantiere per la classica giornata dedicata alle gite all’aperto.

Dalla Fattoria ai Capitani di Schio parte infatti l’Agritour dei Stròdi, una nuova proposta che coinvolge i comuni di Monte di Malo, San Vito di Leguzzano e Schio, nonché l’Aulss 7 Pedemontana, l’Associazione Club 3P, la cooperativa Samarcanda. Un progetto ampio, in collaborazione con le Fattorie Didattiche della Regione Veneto e con il contributo di Latterie Vicentine.

Agritour è un progetto territoriale ideato e coordinato da Marco Miglioranza. Nel team di progettazione di Agritour dei Stròdi lo hanno affiancato poi il tecnico Andrea Dalla Riva, la storica Daniela Scalabrin, la progettista del turismo Valentina Parise e il consulente artistico-culturale, Cristian Filippi Farmar. A guidare questo nuovo progetto ci sono anche 17 aziende agricole del territorio.

Dalla pianura che era stato elemento protagonista assoluto del primo itinerario proposto, l’Agritour dea Molonara, si sale in collina con molti elementi di novità che rendono l’Agritour dei Stròdi non tanto una variazione sul tema, bensì un’opera a sé stante. Dalla necessità di ritessere un tessuto agricolo disgregato dall’urbanizzazione, si passa qui al bisogno di recuperare il rapporto tra agricoltura e natura, ritrovando quelle attività che fino a qualche decennio fa erano il cuore pulsante della collina. La minore redditività delle coltivazioni e degli allevamenti in questa fascia hanno infatti portato ad un progressivo abbandono di spazi di cui, pian piano, la natura si sta riappropriando, ma spesso in modo caotico. Non con nuovo bosco, ma con rovi e sterpaglie.

La presenza di piccole attività, fortemente vocate alla promozione, all’offerta di servizi nuovi e alla ricerca di potenziali pubblici e clienti diversi ha fatto si che anche qui Agritour trovasse il suo terreno fertile in cui germogliare. L’Agritour dei Stròdi porta così ad abbandonare la bicicletta, per riscoprire maggiormente la natura, i suoi suoni e un diverso rapporto con il corpo stesso.

Lunedì di Pasquetta, infatti, ci sarà un po’ di fatica in più da fare. Ma il carattere ancora più slow degli spostamenti permette di notare i dettagli, immergendosi appieno nel paesaggio naturale dei luoghi proposti. Nasce così una proposta suddivisa in quattro diversi percorsi, dei quali il 22 aprile si potranno fare alcuni “assaggi”, piccoli trekking per un giusto mix di sapori, benessere fisico e intrattenimento. Un totale di 70 km di sviluppo e un programma che si articolerà anche oltre la gita fuori porta di Pasquetta, tra laboratori, visite guidate, centri estivi, degustazioni per ogni gusto e per ogni età. News e aggiornamenti sono disponibili sul sito web di Agritour e i profili social collegati.

“Siamo molto soddisfatti – spiega Davide Pinton, presidente di Agritour – per la collaborazione che è nata con i comuni. Quando siamo partiti con questo secondo progetto non ci aspettavamo una risposta così importante come abbiamo invece avuto. In questa parte di territorio ci siamo confrontati con aziende più piccole per dimensioni, per certi versi meno abituate a farsi vedere o a lavorare in gruppo”.

“Abbiamo costruito un reticolo di attività sempre più articolato – sottolinea il sindaco di Schio Valter Orsi – arricchito dalle peculiarità ambientali e gastronomiche che intercetta, un bell’esempio di aggregazione per un’offerta turistica di qualità per residenti e visitatori”.

“Abbiamo aderito con entusiasmo al progetto Agritour – afferma Umberto Poscoliero, sindaco di San Vito di Leguzzano – perchè riteniamo fondamentale riuscire a creare una rete tra Comuni, aziende e altri operatori socio-culturali del territorio per realizzare nuovi progetti ambientali, diretti a far conoscere e apprezzare non solo le bellezze naturalistiche del territorio, ma anche le sue eccellenze alimentari”.

“Questa è un’attività continua e faticosa, ma che definirei insostituibile, per il Bene Comune, rappresentato, nel contesto, da un importante presidio del territorio e da una costante tutela dello stesso, motivata, oltre che dalla necessità di ricavare i frutti per il sostentamento, dall’amore incondizionato verso l’ambiente che ci circonda”. Soddisfazione per l’iniziativa, che unisce pubblico e privato, anche da parte di Fabrizia Polo dell’Ulss 7 Pedemontana e dell’associazione 3P, partner del progetto.