Sanità veneta affidata a un tecnico, Cioni: “La politica scarica le sue responsabilità”

Sanità in crisi, sanità che deve essere ridisegnata, sanità che non è più quella di una volta. Sanità che gira un sacco di soldi. Il tutto affidato in Veneto ad un tecnico e non ad un politico. Perché? La risposta la ipotizza Alex Cioni, esponente scledense di Fratelli d’Italia, che sulla nomina principale della nuova giunta regionale veneta nutre alcune perplessità: “La politica vuole togliersi la responsabilità di dover ridisegnare la sanità”.
La nomina di Gino Gerosa ad assessore alla Sanità del Veneto ha fatto insorgere qualche dubbio tra gli addetti ai lavori e non solo a loro a dire il vero. Soprattutto nel mondo politico, che fatica a capire come mai la nomina principale sia andata ad un tecnico e non a un rappresentante del mondo politico.

Secondo Alex Cioni la motivazione è chiara: “In una Regione ricca come il Veneto, che giustamente rivendica di avere una delle migliori sanità d’Italia, le aspettative sono altissime ma i problemi non mancano e rischiano di aggravarsi: invecchiamento della popolazione, declino demografico, carenza di personale, pressione crescente sui servizi. La sanità oggi è la delega più politica che esista. È il servizio pubblico più delicato, quello su cui i cittadini misurano ogni giorno la credibilità delle istituzioni. Una riflessione va fatta sulla scelta di affidare la Sanità a un tecnico, per quanto autorevole e di altissimo profilo professionale. La sanità non è una questione tecnica. È una scelta di indirizzo, di priorità, di visione. I tecnici servono, e infatti già ci sono, dentro una macchina amministrativa complessa e strutturata. Ma la guida deve essere politica”.

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