Fonti Posina donano 10mila euro all’ospedale di Santorso

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L'amministratore Antonio Biella

Il Gruppo Montecristo, proprietario fra le altre delle Fonti di Posina, ha deciso di sostenere gli ospedali dove hanno sede i propri stabilimenti e dove hanno origini le famiglie proprietarie per dare un aiuto concreto durante l’ emergenza sanitaria in corso. Un totale di 50mila euro donati, di cui 10mila per il nosocomio di Santorso.

Cinque presidi sanitari sul territorio italiano riceveranno in queste ore una donazione dal gruppo del beverage tricolore, in questo momento di crisi nazionale. Nel dettaglio si tratta dell’ ospedale di Cuneo dove hanno sede le Fonti S.Bernardo, di Santorso, vicino al quale si trovano le Fonti di Posina e di Lucca dove si trova Fonte Ilaria, unitamente a quelli di Como e Bergamo, territori di origine delle famiglie proprietarie del Gruppo Montecristo.

“Siamo tutti davvero colpiti dalle evoluzioni di questa emergenza sanitaria, che non ha precedenti e sembra così difficile da gestire. Siamo anche consapevoli che si possa attuare al più presto una svolta positiva nell’arresto dei contagi del Coronavirus solo con l’atteggiamento responsabile di tutti noi. Invitiamo quotidianamente a rispettare le direttive, a restare a casa. Così tutto andrà bene”. Questo è il messaggio che Antonio Biella direttore generale del Gruppo Montecristo vuole inviare non solo ai suoi dipendenti, partner, collaboratori e clienti.

“Come gruppo italiano abbiamo scelto di sostenere gli ospedali dei nostri territori, che dall’inizio dell’emergenza tanto stanno facendo per la salute di tutti noi – prosegue Biella – i medici, gli infermieri e tutto il personale sanitario dimostrano ogni giorno un’immensa dedizione al loro lavoro, un attaccamento al bene della comunità. Sappiamo che servirebbero più letti di terapia intensiva, nuove strumentazioni, e per questo vogliamo fare la nostra piccola parte, partecipando alle spese delle strutture sanitarie dei territori in cui storicamente lavoriamo. Nella speranza che, anche le nostre gocce, insieme a quelle versate da altre realtà, possano accelerare il contenimento del virus e aiutare nella gestione di eventuali emergenze future”.