Il vicentino Gigi Dall’Igna ricevuto dal presidente Mattarella assieme al team Ducati (VIDEO)

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...
Luigi Dall'Igna spiega al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, le caratteristiche della Desmosedici

C’è un po di Veneto nella strepitosa vittoria del Mondiale di Moto Gp, conquistato da Pecco Bagnaia, ad onor della cronaca il titolo porta la firma di un vicentino. Il General Manager del team, Luigi Dall’Igna, nato a Thiene e residente a Santorso ha concepito il gioiello che ha permesso di portare a casa il titolo 2022 della classe regina, una lotta serrata tra l’italiano Francesco Bagnaia e il francese Fabio Quartararo che, in sella alla Yamaha, ha finito il campionato con ben 17 punti di distacco dopo un testa a testa deciso solo alla fine. La casa costruttrice di Borgo Panigale ha ottenuto anche la vittoria del titolo in Superbike con Alvaro Bautista, anche in questo caso il “padre” della due ruote è il “nostro” Gigi Dall’Igna.

L’intero team Ducati è stato ricevuto poche ore fa dal Capo dello Stato Sergio Mattarella che si è complimentato con l’azienda italiana per l’ottimo lavoro e, durante la visita, Dall’Igna (vedi video sotto) ha spiegato nel dettaglio al presidente le caratteristiche della Desmosedici con cui ha trionfato Bagnaia. Hanno partecipato al ricevimento anche il presidente del Coni Giovanni Malagò, il presidente della Federazione motociclistica italiana Giovanni Copioli e il Ministro per lo sport e i giovani, Andrea Abodi. L’ingegnere vicentino ha risposto alle molte domande fatte da un curioso Mattarella che si è dimostrato molto appassionato.

Luigi Dall’Igna raccoglie dunque i frutti di duro lavoro che ha portato la Ducati corse ad ottenere il terzo titolo marche consecutivo e, dopo 50 anni, vede un pilota italiano vincere con una moto prodotta nel nostro Paese. Dopo essersi laureato all’Università di Padova in ingegneria meccanica, Dall’Igna, entra subito nel mondo delle corse grazie all’opportunità datagli da Aprilia Racing dove rimarrà ben 22 anni, dal 1992 al 2014. Il passaggio in Ducati segna la svolta nella carriera dell’ingegnere vicentino, vero artefice della rivoluzione totale del concept rispetto ai suoi predecessori. E’ da allora che viene sviluppato il progetto Desmosedici di cui può vantare la paternità apportando innovazioni sia sull’aerodinamica che sul motore. Il resto è storia recente, dal 2020 Ducati domina la classifica costruttori e da quest’anno possiede in bacheca anche il titolo più prestigioso.