Giovedì l’addio a Matteo, 24enne amante del rap e del fitness. Sarà a una settimana dall’incidente

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Giovedì pomeriggio la cittadina di Santorso si stringerà ancor più intorno alla famiglia di Matteo Broccardo, il giovane di 24 anni deceduto in seguito al terribile incidente stradale di giovedì sera scorso sulla Strada Maranese a Giavenale di Schio. Il ragazzo orsiano, da un paio d’anni operaio alla Mikrom Metal Srl di Thiene, viaggiava da solo sulla sua Fiat Punto di rientro verso casa dopo aver trascorso la serata da amici.

Avrebbe perso il controllo del veicolo per cause ancora incerte, finendo la corsa nell’impatto letale sul tronco di uno dei platani che costeggiano la provinciale. Uno scenario, purtroppo, già presentatosi dinanzi in passato ai soccorritori sul tratto d’asfalto che collega Marano a Schio “tagliando” la campagna, a distanza di circa 400 metri dal passaggio a livello.

Giovedì sera ambulanza del Suem di Santorso e vigili del fuoco della sede distaccata di Schio sono intervenuti alle 23 sul posto, a una manciata di minuti dalla chiamata al 118 di un automobilista di passaggio, arrendendosi però all’evidenza: per quel giovane in auto in quel momento ancora senza un nome non c’era più nulla da fare, a seguito delle profonde lesioni riportate nell’urto. Polizia locale – a cui sono stati affidati i rilievi – e Carabinieri hanno assistito al dramma, assolvendo ai loro compiti.

Solo al mattino seguente si era diffusa la notizia a Santorso che il 24enne alla guida era Matteo, figlio unico di Maria Antonietta e Francesco Broccardo, piombati improvvisamente in un incubo. Un dolore che ha toccato anche Schio, per gli studi ai “Salesiani”, oltre che Thiene, dove lavorava, tre i colleghi. In tanti, all’indomani del decesso del giovane operaio, hanno espresso il proprio cordoglio in diversi modi. Gli amici dei gruppi giovanili che Matteo Broccardo frequentava e altri che di recente aveva conosciuto tra la pratica del fitness (a Piovene) e la musica rap, passioni a cui dedicava il tempo libero. Amava molto anche i tatuaggi, ognuno di questi con un proprio significato che solo ai più cari amici confidava.

Il sindaco locale Franco Balzi ha portato le condoglianze di tutti i concittadini ai genitori: “Esprimo tutta la vicinanza possibile, è un dramma che tocca tutti noi, anche chi magari non conosceva Matteo in prima persona. Nel mio ruolo di rappresentante della comunità non ho potuto che portare ai familiari di Matteo l‘abbraccio virtuale da parte di tutta la cittadinanza, in particolare da parte di chi in questi giorni difficili non trova la forza di farlo personalmente”. Tra questi in parecchi saranno presenti in silenzio giovedì alle 15 al cospetto del feretro che giungerà alla chiesa parrocchiale di Santorso dall’ospedale Alto Vicentino. Martedì alle 19, invece, ci sarà la veglia di preghiera. La famiglia ha voluto indicare nel Gruppo Impegno Sociale di Marano Vicentino l’ente a cui devolvere eventuali offerte in memoria di Matteo. Giusto un anno prima rispetto ai drammatici fatti odierni, in data 15 febbraio 2022 Matteo aveva postato una sua foto esprimendo questo pensiero: “E tenetele strette le persone con cui state bene“.