Ubriachezza molesta e resistenza a pubblico ufficiale: “doppietta” all’alba per un 23enne

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Girava per il centro di Schio alle prime luci dell’alba di oggi in condizioni psicofisiche alterate, per poi assumere un atteggiamento definito come intimidatorio nei confronti di due pattuglie di carabinieri. Le forze dell’ordine erano state avvisate da cittadini residenti nel cuore della città, infastiditi dagli schiamazzi prolungati che provenivano da piazza Almerigo da Schio e da via Battaglione Valleogra.

Per Riccardo Scaborra, giovane di 23 anni già conosciuto dalle forze dell’ordine, è scattato l’arresto in flagranza di reato dopo essersi esibito in una serie di atteggiamenti ostili e provocatori nei confronti dei militari della Radiomobile, giunti sul posto con il supporto dei colleghi della stazione di Valli del Pasubio. Sono stati questi ultimi ad ammanettarlo dopo una fase concitata in cui si è rischiato lo scontro fisico secondo la versione fornita dai carabinieri: una volta convinto ad assumere un atteggiamento di relativa calma è stato accompagnato al comando di Compagnia in via Maraschin.

Per il 23enne scledense, nato nel 1997 e conosciuto anche negli ambienti del calcio dilettantistico vicentino, due i capi di accusa che saranno giudicati tramite rito direttissimo nelle prossime ore. Si tratta di ubriachezza molesta e resistenza a pubblico ufficiale, conseguenze di uno stato psicofisico alterato dall’abuso di bevande alcoliche come specificato da una nota dei carabinieri che hanno diffuso la notizia dell’arresto del giovane avvenuto stamattina. Forse Scaborra poteva cavarsela con una bonaria “tirata d’orecchi”, evitando così di aggravare il suo “curriculum”, se avesse reagito diversamente agli ammonimenti delle forze dell’ordine intervenute stamattina.

La necessaria lucidità, però, forse era già offuscata da qualche brindisi di troppo. Alla richiesta dei documenti per l’identificazione, i fumi dell’alcool avrebbero preso il sopravvento facendolo di fatto “imbizzarrire”: prima un tentativo di fuga a piedi e poi la ricerca dello scontro fisico con i carabinieri stavano per far precipitare la situazione, fino all’inevitabile arresto, dopo qualche attimo di tensione. Le condizioni di salute del giovane sono state accertate in seguito dalla guardia medica direttamente in caserma, prima di condurlo alla cella dove ha potuto smaltire la sbornia nelle prime ore di questa mattina.

Dalla camera di sicurezza dove attualmente si trova ospite uscirà in queste ore, sempre in “compagnia” dei militari che stanotte erano stati oggetto di derisione e minacce. Saranno loro ad accompagnarlo in Tribunale a Vicenza, dove un giudice deciderà i provvedimenti a suo carico, come disposto dalla Procura dopo la segnalazione partita da Schio.