Ulss 7, a Santorso test cromosomici gratuiti per le donne in gravidanza. Da ottobre via allo screening

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La dottoressa Sara Fantinato ha illustrato i vantaggi offerti dal servizio combinato

Un doppio esame di prevenzione, effettuato attraverso il prelievo di sangue e un’ecografia mirata, sarà introdotto dal prossimo 1 ottobre all’interno del reparto Ostetricia dell’ospedale Altovicentino di Santorso a favore delle future mamma in stato di gravidanza. Ora questa nuova modalità di screening – erogata gratuitamente – è possibile grazie al potenziamento dei servizi offerti alle donne residenti nel distretto 2 dell’Ulss 7 Pedemontana e in attesa di un bebè, mirata a individuare eventuali anomalie cromosomiche nella fase prenatale.

Si tratta di un test combinato da eseguire tra l’11ª e la 13ª settimana di gestazione, più 6 giorni, e consente secondo i dati scientifici di stimare con accuratezza il rischio per le anomalie cromosomiche fetali, in particolare per trisomia 21 – responsabile della Sindrome di Down, che può essere prevista con un’accuratezza dell’80% -, trisomia 13 e trisomia 18. Saliranno a 7 i tecnici ecografisti accreditati entro la primavera del 2023 per eseguire gli esami specialistici, a fronte dei 4 attuali.

Non si tratta certo di una novità assoluta per quanto riguarda la tipologia di accertamento e il metodo, ma di un impegno assunto da parte dell’Ulss di ampliare il ventaglio di test da somministrare a tutte le donne vicentine in gravidanza afferenti al bacino locale. Di fatto, si prevede un raddoppio degli screening già compiuti in media, con una stima di circa 1.000 annuali come accennato totalmente a carico dell’azienda sanitaria. “Fino ad oggi eravamo già ad un ottimo livello, riuscendo a eseguire circa 500 test l’anno – spiega la dott.ssa Sara Fantinato, direttore facente funzione di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Santorso -, ma dal 1 ottobre andremo oltre, garantendo l’esame a tutte le donne in gravidanza dunque raddoppiando di fatto la nostra capacità diagnostica. Questo grazie alla disponibilità di tutte le professioni coinvolte, i medici ginecologi e gli infermieri dedicati”.

Da sottolineare il percorso formativo necessario per eseguire correttamente i test secondo la metodologia. “Occorre avere seguito uno specifico percorso di formazione teorico-pratico ed essere accreditati dalla Fetal Medicine Foundation di Londra – continua Fantinato nella presentazione – , che ha sviluppato gli algoritmi utilizzati per elaborare i risultati, e non solo: tutti i medici accreditati sono soggetti a verifica annuale del mantenimento delle competenze acquisite. A Santorso disponiamo già di 4 ecografisti accreditati e altri 3 lo saranno entro il mese di aprile 2023″.

Essenziale la dotazione tecnologica e l’apparato gestionale per garantire il servizio. Potendo contare su un ecografo di ultima generazione che garantisce altissime prestazioni, e una strumentazione di laboratorio anche questa di alto livello, certificata e annualmente controllata. Molto importante è anche l’attività di segreteria, perché la funzione di programmazione è essenziale al fine di collocare correttamente nel tempo i due momenti del test: è infatti dimostrato che la corretta programmazione del test con prelievo a 10 settimane e ecografia a 12 settimane consente di guadagnare in accuratezza diagnostica, fino al 95%. “In generale si tratta dunque di una prestazione di altissimo livello – conclude il medico primario facente funzione -, sia sul piano delle competenze richieste sia su quello delle tecnologie impiegate e in termini organizzativi che viene garantita a tutte le donne come servizio pubblico”.

Un sala di Ostetricia a Santorso

Il test, che non è assolutamente invasivo, si compone di due parti. La prima consiste in un prelievo del sangue materno che va a dosare due proteine placentari (PAPP-A e free beta hCG), che nei feti affetti da anomalie cromosomiche hanno valori diversi da quelli riscontrati nei feti con corredo cromosomico normale. La seconda parte del test prevede invece un esame ecografico per la misurazione della translucenza nucale, che è dovuta ad un piccolo accumulo di fluido localizzato nella nuca del feto: lo spessore della translucenza
nucale aumenta infatti con l’aumentare dell’epoca gestazionale, ma quando questo valore è superiore allo standard il feto ha un rischio più elevato sia di anomalie cromosomiche, sia di malformazioni cardiache o di sindromi geniche rare.

L’esame può essere prenotato contattando direttamente la segreteria chiamando il numero 0445.571040 (da lunedì al venerdì dalle 14.30 alle 15.30) previa impegnativa del Medico di Medicina Generale. A illustrare il servizio ampliato per la parte di gestione di Ulss 7 è stato il direttore generale Carlo Bramezza: “Negli ultimi anni Ostetricia e Ginecologia di Santorso è cresciuta costantemente, distinguendosi per l’attenzione alle pazienti e per l’impegno a introdurre metodiche sempre più innovative. Questo risultato dimostra ulteriormente la capacità del reparto di proseguire su questa strada e soprattutto risponde ad un’esigenza molto sentita da parte delle coppie in attesa di un figlio. Proprio per questo motivo ci stiamo impegnando per garantire, nei prossimi mesi, lo stesso esame non solo alle donne dell’Alto Vicentino, ma di tutto il territorio dell’Ulss7 Pedemontana”.