Neve e ghiaccio sul Pasubio: i consigli del soccorso alpino per gli escursionisti

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Una bella immagine di uno scorcio del Monte Pasubio innevato

Un appello lanciato dalle voci esperte dei volontari del soccorso alpino di Schio e che riguarda in primis gli escursionisti in marcia sui sentieri innevati – e ghiacciati – del Monte Pasubio, ma estendibile a tutti i frequentatori della montagna. Un’attrezzatura adeguata per il rigore dell’inverno, in particolare l’utilizzo dei ramponi, è necessaria per percorrere in sicurezza i sentieri di montagna in questa fase: viste le temperature sopra la media, infatti, la neve in quota tende a sciogliersi durante le ore più calde per poi solidificarsi nella notte. Creando lastre scivolose e pericolose per gli escursionisti incauti o inesperti.

Il messaggio di prevenzione arriva da un gruppo di soccorritori salito lo scorso week end al Rifugio Papa, in territorio dei Valli del Pasubio a circa 2.000 metri, per un’esercitazione che ha consentito di “toccare con piedi” la situazione. Imbattendosi, tra l’altro, in alcuni appassionati di camminate in quota tra i sentieri prealpini fermi a bivaccare, indecisi se imboccare o meno la via del ritorno vista la pericolosità delle placche di ghiaccio formatesi con l’abbassarsi della temperatura esterna. Dopo averli scortati in sicurezza fino alla meta, gli specialisti della montagna hanno di comune intenzione deciso di rivolgere l’appello estendendolo a chiunque intenda affrontare camminate o scalate su Prealpi e Piccole Dolomiti.

“Sopra i 1.500/1.600 metri – spiegano gli esperti del Cnsas Veneto – le calde temperature durante il giorno sciolgono la neve ancora presente, che durante la notte rigela diventando durissima. È quindi indispensabile calzare i ramponi su tutte le vie di accesso in quota – la Strada degli Scarrubi, la Val di Fieno, la Strada degli Eroi – oltre ad avere familiarità con la movimentazione in ambiente invernale e ghiacciato, per evitare così spiacevoli conseguenze”.