Valli 400 ripercorre la storia e presenta un romanzo ambientato nei suoi luoghi (e nel tempo)

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Studiare il proprio passato per comprenderne il presente e (magari) il futuro, è partita da questo fondamentale assunto la seconda serata della rassegna Valli 400, con ospiti sul palco del teatro S. Sebastiano il prof. Andrea Savio e il prof. Andrea Tessaro, il primo citato docente del Dipartimento di Scienze Storiche di Padova e il secondo insegnante di Lettere alle scuole superiori che vive proprio alle pendici del Pasubio, invitato a due passi da casa per l’occasione in vesti di autore.

Una “spola” tra la storia e la letteratura, con la Valli del Pasubio di almeno quattrocento anni fa che è riaffiorata nel corso dell’incontro, rivelando come da queste parti aneddoti e costumi tramandati di generazione in generazione e documenti storici di sicuro interesse siano da valorizzare come “pozzo” di conoscenze a cui attingere. Nel corso della serata di ieri è stato presentato il romanzo breve “La valle dai sassi che ridono” (86 pagine) edito in collaborazione con il Comune e fresco di stampa nell’agosto 2021. Un racconto a tinte noir del quale sono state regalate a parole alcune pillole ieri sera, oltre a consegnare ai presenti una copia omaggio dell’opera, ambientata in questa terra di media montagna e fluttuando in diverse epoche storiche.

Ad introdurre il secondo appuntamento di Valli 400 – sold-out il primo con il meteorologo Luca Mercalli in collegamento – è il sindaco Carlo Bettanin, tra l’altro profondo conoscitore di storia locale “per passione” come lui stesso ha affermato, ricordando il calendario di eventi in corso (fino a domenica con la due giorni di Mostra Mercato) e la “genesi” di questa settimana di approfondimenti proposti sotto diverse chiavi di lettura. Proprio da una ricerca storico-archivistica qualche tempo fa spuntò dagli scaffali della Biblioteca Bertoliana un documento manoscritto datato 17 ottobre 1621 in cui si citava il mercato. La ragione primaria di Valli 400 risiede qui ed è stata fonte di ispirazione di una varietà di temi. “Il lavoro di studiare la storia parte sempre dai documenti custoditi dal passato – ha spiegato il prof. Savio – e anche da domande precise che sorgono dal presente. Poi serve un po’ di fortuna, come nel caso della testimonianza sul mercato di Valli, un luogo ricco sotto il profilo della documentazione anche perché qui si stabilì una dinastia nobiliare, i Porto, il cui archivio è conservato ancora oggi nel Castello di Thiene”.

Ciò che nessuno dimentica, invece, da queste parti in terra di montagna, è quanto sia stata fondamentale la vita di contrada “intesa come unità abitativa primaria, quasi autonoma”, dentro la quale si sviluppava in larga parte sia l’economia di sussistenza delle famiglie che la vita sociale. Un excursus storico che s’Inserisce alla perfezione nel filo conduttore della rassegna Valli 400, vale a dire il ripopolamento delle 137 contrade e dei centri abitati maggiori che costituiscono la cittadina e la sua gente.

Poi spazio al “romanzo breve, o racconto lungo” come lo ha definito lo stesso autore, scritto 20 anni fa e per così dire rispolverato in occasione della rassegna. Si tratta delle seconda opera scritta da Andrea Tessaro – la prima è intitolata “Sette apprendisti per la Torre di ghiaccio” edita nel 2020, volume da 632 pagine di genere fantastico -, patrocinata dal Comune di Valli del Pasubio che ha contribuito alla stampa vista l’ambientazione locale. Solo fino a 5 mesi fa, le pagine di questa storia erano riposte in cassetto, da ieri sono invece a disposizione di chi vorrà sfogliarle e addentrarsi in un racconto che mostra scorci di Valli e spezzoni e personaggi legati alla storia locale – un esempio, il riferimento a don Jacopo Perazzo, sacerdote letterato realmente esistito, ma anche una pandemia del passato – andando a caccia di una verità cruda perduta nei tempi. Non senza un tocco di fantasia, sempre nel “biglietto da visita” di Andrea Tessaro.

Dopo gli applausi a ospiti e organizzatori, è stato dato appuntamento a stasera per parlare del progetto “Distretto dell’Acqua” nell’Altovicentino alla presenza di imprenditori, dirigenti della società di gestione delle risorse idriche e amministratori pubblici. Valli del Pasubio, Posina, Torrebelvicino e Recoaro Terme studiano una nuova alleanza in qualità di unici quattro comuni veneto a imbottigliare acqua di sorgente, l’oro blu.

Le carte manoscritte da dove si è conosciuta con certezza la presenza del mercato di Valli del Pasubio, ogni domenica mattina

La rassegna prosegue quindi con disponibilità di posti da prenotare attraverso il contatto e-mail: valli400@comune.vallidelpasubio.vi.it. In alternativa sono sempre disponibili i collegamenti in diretta streaming alla pagina Facebook “Valli 400”.

I PROSSIMI APPUNTAMENTI:

  • Giovedì 23 settembre “Valli del Pasubio: la miniera d’oro blu” con presentazione delle misure poste in atto per la creazione di un distretto dell’acqua delle Piccole Dolomiti Vicentine che coinvolga i quattro comuni della zona che ospitano le sorgenti. In collaborazione con Vi.Acqua.
  • Venerdì 24 settembre Incontro sul tema importante dell’emigrazione/immigrazione e su aspettative e desideri oggetto di un sondaggio recente nella popolazione locale dai 18 ai 35 anni di età. Discussione sulle prospettive che vengono offerte a chi sceglie un paese di montagna come luogo dove costruire la propria famiglia e allo stesso modo la propria attività professionale.
  • Sabato (dalle 15 alle 22) e domenica (dalle 9 alle 22) 25-26 settembre Apre la due giorni di Mostra Mercato con ospiti prodotti tipici e artigianali del territorio. Tra gli eventi del week end la serata di presentazione del filmando “Ereditare la scelta. Evoluzione di una Civiltà Rurale” di Andrea Baldacchini e l’esperienza di Agri tour, corredati da una serie di racconti sulle buone pratiche che offrono opportunità imprenditoriali nei settori dell’agroalimentare e del turismo.