Vitalità e vivibilità in centro storico: nuove deroghe per le attività rumorose nei locali di Schio

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...
Foto Cuore di Schio

Nei giorni scorsi la giunta comunale di Schio ha approvato la seconda tranche di deroghe sull’attività rumorosa per i pubblici esercizi cittadini, in modo da sostenere l’organizzazione di eventi e manifestazioni nel periodo estivo, ma nel rispetto delle normativa vigente in materia di inquinamento acustico e rispetto della quiete pubblica.

La deroga in sé consiste nella possibilità di svolgere attività di pubblico spettacolo il venerdì e il sabato fino alle ore 24 e la domenica fino alle 23.30. Il Comune, assieme alle associazioni di categoria, redige un calendario che permette di evitare che le manifestazioni organizzate dai locali si sovrappongano l’un l’altra quando si svolgono nella stessa area oppure interferiscano con eventi promossi dall’Amministrazione.

Il primo pacchetto di deroghe da aprile a luglio secondo l’amministrazione comunale è stato un successo: un centinaio di proposte che hanno portato ad un’ampia frequentazione degli spazi cittadini. Un altro centinaio sono le deroghe concesse anche per i week-end che vanno da agosto fino a inizio ottobre. 

“Le deroghe così come sono state strutturate rappresentano una consuetudine in città e sono uno straordinario strumento per garantire la vitalità non solo del centro storico, ma di tutte le realtà che necessitano di poter offrire alla clientela eventi di qualità come musica dal vivo e piccoli spettacoli” sottolinea il sindaco di Schio Valter Orsi.

“Inoltre i numerosi eventi organizzati nei locali pubblici si sommano ai più di 120 appuntamenti culturali, tra incontri, danza, teatro e cinema, promossi o sostenuti dall’amministrazione comunale da giugno a settembre, senza dimenticare il centinaio di eventi sportivi in calendario per Schio Città Europea dello Sport 2023 – afferma il sindaco -e questi contribuiscono a rendere la nostra città viva, ricca di attività e in grado di attrarre visitatori provenienti anche da altre località oltre Schio”.