Vicenza Calcio, via Zanini e ritorna Lerda. Due anni fa fu l’uomo salvezza in B

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Un'immagine pensierosa di Nicola Zanini (foto Corriere dello Sport)

Via il tecnico vicentino dalla panchina del Vicenza Calcio. Terzo cambio stagionale di allenatore con la decisione, avvenuta nella prima serata di ieri, di esonerare Nicola Zanini e richiamare Franco Lerda – ancora sotto contratto con il club berico fino a giugno 2018 – alla guida dei biancorossi per la terza volta in tre anni. Dura così solo quattro mesi l’esperienza di Zanini da condottiero della prima squadra, dopo la promozione dalla Berretti avvenuta lo scorso 21 novembre e il timone burrascoso assegnatogli nella fase prefallimentare della società. Nonostante l’esiguità dell’era-Zanini, sarà a lungo ricordato dai posteri, anche se più per le vicende extarcalcistiche.

Insieme a lui saluta lo Stadio menti anche Giorgio Sterchele, icona storica cara ai tifosi, anche lui vicentino (di Schio) ed ex giocatore biancorosso. A ufficializzare il doppio addio l’esecutore fallimentare Nerio De Bortoli attraverso uno stringato comunicato con le frasi di ringraziamento di rito, associate all’annuncio del rientro in organico di Franco Lerda, piemontese, e Giacomo Chini al suo fianco, entrambi dipendenti di fatto della società in stato fallimentare. Si tratta del terzo allenatore di questa stagione avvicendatosi sulla spinosa panca biancorossa, guidata da Alberto Colombo nel primo scorcio.

Per Zanini e il suo staff fatale la striscia nerissima di quattro sconfitte (tre consecutive) nelle ultime cinque gare e l’orlo del baratro serie D sempre più vicino, tenendo conto della mannaia dei punti di penalizzazione che saranno confermati proprio oggi per la vicenda stipendi inevasi. Lo 0-2 di domenica scorsa in casa del Renate in Brianza, unito ad una prestazione impalpabile del “Lane” e da clima di rassegnazione generale al di là del punteggio, hanno spinto De Bortoli e i suoi consiglieri alla svolta – anzi, nelle apparenti intenzioni una “scossa” – tecnica. A costo zero. E non poteva essere altrimenti.

Per Lerda si tratta di fatto del terzo atto. “Buona la prima” per lui, quando in serie B riuscì a non far rimpiangere un Pasquale Marino idolatrato dai tifosi biancorossi ancora ebbri di playoff della stagione precedente (2014/2015), risollevando il club dal terzultimo posto alla salvezza nei tre mesi conclusivi di rush finale. Nell’annata successiva meno buona la “seconda: appena sette incontri da mister in panchina, poi fu allontanato “godendosi” fino ad oggi un anno e mezzo di ferie pagate – si fa per dire visti i rubinetti chiusi dal quartier generale di via Schio -. Da oggi tornerà a timbrare il cartellino, richiamato alle “armi” in prima linea e non più da riservista.

Lerda-bis. Il terzo timoniere della nave berica approderà già oggi a Isola Vicentina per condurre il suo primo allenamento. Tutti, dai dirigenti ai tifosi passando per ogni umano dal cuore biancorosso, gli chiedono (o impongono?) di replicare la missione del suo esordio al Menti: salvare la barca. Ma le falle, assortite e a maglie larghe, sono molte di più di due anni or sono.