Campionato, altro verdetto: il quinto posto è della Roma di Dzeko. Salvezza: Lecce e Genoa al fotofinish

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Squadre spremute, sempre più stanche; squadre che si allungano spaventosamente nei secondi tempi. E’ il fisiologico frutto di questo campionato tritatutto, ripreso dopo l’emergenza coronavirus in piena estate. Era scontato. Nel frattempo, in modo stanco, siamo arrivati alla 37° giornata di Serie A, completata nella serata di mercoledì 29 luglio. Il torneo emette un altro verdetto: la Roma vince la sfida con il Milan per il quinto posto. Pertanto, giallorossi qualificati ai gironi dell’Europa League 2020-21 insieme al Napoli (7° in classifica ma vincitore della Coppa Italia), mentre adesso i rossoneri per andarci, a settembre dovranno superare tre insidiosi turni preliminari con gara unica.

Due avversarie demotivate, prive di stimoli, per Roma e Milan. Sampdoria e Torino infatti sono scese in campo sapendo di essere salve e quindi di non avere più niente da chiedere al campionato. Tutto facile per il Diavolo a Marassi contro la Samp: 4-1 con doppietta di Ibrahimovic. Più combattuto il match dell’Olimpico Grande Torino dove la squadra di Fonseca ha vinto 3-2 con qualche patema di troppo.

Granata sicuramente meno arrendevoli dei blucerchiati del romanista Ranieri: non a caso erano passati in vantaggio. Migliore in campo: Dzeko autore del gol numero 16 in questa Serie A. Ma al di là del gol, l’attaccante bosniaco ha dominato la scena sotto tutti i punti di vista. Ciliegina storica sulla torta di Edin: con 106 reti in maglia giallorossa, aggancia il mitico Rodolfo Volk di “Campo Testaccio” al quarto posto dei marcatori romanisti di tutti i tempi.

La volata per gli altri due posti del podio. Come era prevedibile, la Lazio batte 2-0 il Brescia già retrocesso e adesso la classifica, a un turno dal termine, recita: Inter seconda con 79 punti, seguono Atalanta e Lazio a quota 78. Sabato prossimo per la 38° e ultima giornata sono in programma Atalanta-Inter e Napoli-Lazio con i biancocelesti pronti a beffare le due squadre che la precedono.

Lotta tra bomber. Ciro Immobile segna ancora, consolida il primato in classifica cannonieri e praticamente si infila la “Scarpa d’oro 2019-2020”. Con 35 reti, l’attaccante laziale scavalca il polacco del Bayern Monaco Lewandowski e ora soltanto Cristiano Ronaldo può insidiarlo ma dovrebbe segnare 4-5 gol alla Roma sperando che Immobile nella sua Napoli non segni. Curiosa coincidenza: proprio al San Paolo, Ciro può eguagliare e migliorare il record di 36 reti stabilito nel 2016 da Higuain che all’epoca indossava la maglia del Napoli.

Ennesima clamorosa caduta della Vecchia Signora. Dopo lo 0-2 subito a Cagliari, i numeri dei bianconeri sono sempre meno entusiasmanti: sesta sconfitta (2 più dell’Inter e 1 più dell’Atalanta), appena 75 gol fatti e ben 40 subiti. Praticamente la Juve, pur subendo molto, è stata capace di fare 83 punti con soli 75 gol all’attivo. Se il 9° scudetto di fila lo guardiamo sotto questa ottica, è un trionfo di Sarri. Ma non è così, è il trionfo dei tenori. Sorride invece il Cagliari di Zenga con il primo gol in A del 20enne esordiente Luca Gagliano: attaccante nato ad Alghero.

Il tecnico juventino resta sulla graticola nonostante il tricolore. I soliti ben informati sussurrano: se la Juventus dovesse essere eliminata dal Lione nel ritorno degli ottavi di Champions League, Sarri potrebbe essere esonerato. Ricordiamo che l’andata finì 1-0 per i francesi. Se la Juve è questa, la squadra di Rudi Garcia diventa uno scoglio troppo grande da superare, anche se i francesi non giocano una partita ufficiale da 5 mesi. Intanto, Maurizio Sarri smoccola davanti alle telecamere dicendo: “La Lega Calcio ci ha creato problemi con questo assurdo calendario in cui abbiamo giocato 5 volte in 12 giorni. Forse contro la Roma schiero la Juve Under 23 in vista del Lione”. Sarri “piangina” come Antonio Conte e Simone Inzaghi.

Salvezza thrilling: Genoa e Lecce si giocheranno la permanenza in A all’ultimo respiro. I grifoni crollano a Reggio Emilia contro il Sassuolo (5-0 per i neroverdi), mentre i salentini passano per 2-1 a Udine tornando a -1 dai rossoblu di Nicola in caduta libera. Saranno pertanto decisivi gli ultimi 90 minuti: domenica 2 agosto alle 21.45 sono in programma Genoa-Verona e Lecce-Parma. Dal punto di vista del morale, il Lecce arriva meglio all’appuntamento finale da dentro o fuori; il Genoa visto franare contro il Sassuolo sembra una squadra allo sbando. Poi nel calcio ci sta tutto.

Le altre partite: due gare praticamente platoniche.
La Fiorentina si aggiudica il “Derby dell’Appenino” rifilando un poker al Bologna di Mihajlovic. Finisce 4-0 al Franchi con tripletta di un ritrovato Chiesa. E al termine Miha esplode: “Se dobbiamo giocare così forse è meglio che domenica non ci presentiamo”. Riprende a correre il Verona di Juric: 3-0 alla Spal da tempo in B. Doppietta di Di Carmine che dopo il lockdown è stato tra gli attaccanti più prolifici. Terza retrocessa e podio finale alle spalle della Juventus campione: questi gli unici verdetti attesi nel prossimo week end. Il giochino estivo nazionale sta per spegnersi.