Campionato: l’Atalanta fallisce l’operazione sorpasso al Milan, il Napoli schianta la Lazio

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Scoppiettante coda del turno infrasettimanale di campionato valido per la 32° giornata. Dopo un mercoledi fatto di partite spente e noiose, il giovedì ha regalato gol, bel gioco ed emozioni. Allo stadio Olimpico, una grande Atalanta domina la Roma per 69 minuti, cioè fino all’espulsione di Gosens per doppia ammonizione. La Dea passata in vantaggio nel primo tempo con il castiga-Juve Malinovskyi, ha la colpa di non chiudere la partita e in inferiorità numerica viene punita dai giallorossi che prima pareggiano con l’ex Cristante, poi sfiorano addirittura la vittoria con le occasioni avute da Carles Perez e Dzeko. Per la prima volta, la squadra di Paulo Fonseca riesce a fare punti contro gli scatenati bergamaschi di Gasperini.

Il punto alla fine non serve a nessuna delle due. Non serve all’Atalanta che fallisce l’operazione secondo posto con tanto di sorpasso al Milan, e non serve alla Roma ormai definitivamente fuori dalla lotta per un posto in Champions League. Anzi, Dzeko e compagni, letteralmente crollati in Serie A in questo 2021 (sono passati in pochi mesi dal terzo al settimo posto), devono pure guardarsi dall’assalto del Sassuolo lontano solo 6 lunghezze. Da febbraio la compagine capitolina, con gli uomini contati e penalizzata dalla mediocrità di Fonseca, è distratta e sfiancata dall’impegno in Europa League: tra una settimana a Old Trafford è in programma la semifinale di andata contro il Manchester United.

Stadio “Diego Armando Maradona”: è un Napoli da sballo. Nella sfida Champions contro la Lazio, i partenopei asfaltano i biancocelesti. Finisce con uno scintillante 5-2. Doppietta di Insigne (primo gol su rigore), e reti di Politano, Mertens (un’autentica perla) e Osimhen. Sul 4-0 azzurro, inutili i gol del solito Ciro Immobile e di Milinkovic-Savic. A oggi, il Napoli è ancora fuori dalle quattro che parteciperanno alla prossima Coppa Campioni; ma la squadra di Gattuso è lanciatissima e spaventa Milan, Atalanta e Juventus. Fondamentale il recupero di tutti gli attaccanti. Ma il rapporto tra De Laurentiis e il tecnico è da tempo giunto al capolinea tra liti e incomprensioni. A fine stagione ADL cambierà nuovamente allenatore cacciando “Ringhio”.