Campionato, Milan-Atalanta: pari inutile, ma si confermano le più in forma del momento

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Da oltre un mese a questa parte è campionato tutti i giorni: nemmeno il tempo di archiviare la 35° giornata, che è già 36°. Per l’anticipo, riflettori puntati sullo stadio Meazza: Milan-Atalanta finisce 1-1.

Accade tutto nel primo tempo: Calhanoglu pennella su punizione il gol dell’1-0 rossonero, Donnarumma para un rigore a Malinovskiy, ma, la Dea pareggia con Zapata. L’Atalanta rimane seconda a -5 dalla Juventus capolista, con due punti di vantaggio sull’Inter e tre sulla Lazio che devono ancora giocare.

Così come deve giocare Madama che può festeggiare il 9° scudetto di fila contro la Sampdoria. Un trionfo bianconero d’inerzia, perchè le inseguitrici, come la capolista, hanno giocato a perdere punti.

Al Diavolo invece non riesce il nuovo sorpasso sulla Roma per il quinto posto che vale la qualificazione diretta ai gironi di Europa League. Dunque, sostanzialmente un punto che non serve a nessuno ma che conferma una cosa: Atalanta e Milan solo le squadre più in forma del momento. Quelle che hanno fatto più punti dalla ripresa del campionato a oggi. Che il Milan stia bene lo dimostra anche il primo tempo contro gli uomini del Gasp: il miglior attacco del campionato, la squadra più devastante del torneo.

Un bel Milan  nonostante le tante assenze. Pioli dall’inizio è costretto a schierare il giovane difensore Gabbia e il navigato centrocampista Biglia: ragazzi di generazioni diverse. Al posto dello squalificato Hernandez c’è Laxalt. Le assenze in casa milanista sono pesanti ma i rossoneri reggono discretamente l’urto atalantino iniziale, anzi, al 14′ si ritrovano addirittura in vantaggio: Calhanoglu, in stato di grazia come mai era accaduto nella sua avventura italiana, pennella una punizione sotto l’incrocio dei pali da posizione defilata, scavalcando Gollini incerto nella circostanza.

La rezione della Dea. Sciagurato pestone di Biglia a Malinovskiy in area: giusto rigore concesso dall’arbitro Doveri dopo controllo Var. Ma per la gravità del fallo Biglia avrebbe meritato il cartellino rosso invece del giallo. Lo stesso ucraino dal tiro al fulmicotone si fa parare il tiro dal dischetto da Donnarumma. Il colosso colombiano-bergamasco Zapata è comunque un attaccante difficile da arginare e al 34′, quando un’azione convulsa di Freuler lo libera in area, firma l’1-1. Nella ripresa, occasioni da entrambe le parti (spicca un palo del milanista Bonaventura), ma il risultato non cambia. Un altro capitolo di questo campionato “ciapa no” in tema di lotta scudetto: la Juve stecca spesso, ma le inseguitrici non sono da meno.