Champions League: sorrisi per Inter e Napoli. Mertens scavalca Maradona

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Dries Mertens

Il mercoledì di Champions regala due vittorie pesantissime alle due italiane impegnate: l’Inter batte il Borussia Dortmund al Meazza e torna in corsa per gli ottavi di finale, il Napoli cala un tris a Salisburgo e resta al comando del girone. Lautaro e Candreva piegano i tedeschi, Mertens e Insigne lanciano i partenopei in terra d’Austria. Il Toro a San Siro segna e sbaglia un rigore, Handanovic chiude la porta, poi il contropiede dell’ex Lazio all’89’ chiude i conti. Mertens da record con gli azzurri, Insigne entra e decide. Doppietta del belga che supera il mito Maradona in fatto di gol segnati con la maglia del Napoli. Fa doppietta anche il “baby-fenomeno” Haaland, attaccante norvegese di appena 19 anni; poi Insigne sostituisce Lozano, si trasforma in “Lorenzo il Magnifico” e realizza il gol-partita.

Inter-Borussia Dortmund 2-0. Con questa vittoria i nerazzurri si rimettono in carreggiata agganciando i tedeschi al secondo posto in classifica con 4 punti; a oggi la squadra di Antonio Conte sarebbe qualificata in virtù dello scontro diretto favorevole, ma, la strada per gli ottavi è ancora lunga e piena di ostacoli. Al comando a quota 7 c’è il Barcellona che stasera ha vinto 2-1 a Praga contro lo Slavia.

Il Borussia usa il possesso palla per mandare fuori giri l’Inter, ma alla prima vera occasione Lautaro non perdona: lancio di De Vrij, Schulz non sale con il resto della difesa e tiene in gioco il Toro che ha il tempo di stoppare e battere in spaccata Burki in uscita. Una volta in vantaggio, i nerazzurri controllano il match: li spaventa Sancho che in diagonale, pochi secondi prima dell’intervallo, chiama Handanovic a un difficile e fortunato intervento.

Il canovaccio non cambia nella ripresa. Al 62′ Conte toglie uno spento Lukaku per inserire il giovanissimo Esposito (classe 2002; è il più giovane debuttante in Champions nella storia dell’Inter). Il Borussia cerca di alzare i giri del motore e Handanovic con un bel riflesso nega il pareggio a Brandt. All’82’ poi è proprio Esposito con un’azione tenace a conquistarsi un rigore (fallo di Hummels), ma Lautaro si fa respingere il tiro dal dischetto. C’è ancora da soffrire, per poco però, perché all’89’ Candreva in contropiede chiude i conti. Candreva, uno dei tanti calciatori rigenerati da Antonio Conte.

Salisburgo-Napoli 2-3. Gol e spettacolo alla Red Bull Arena. Il successo per il “Ciuccio” è preziosissimo in chiave qualificazione. Bella partita, ricca di reti e occasioni. Segna Mertens, poi sempre nel primo tempo pari dal dischetto del talentino Haaland dopo che Meret era stato decisivo in più occasioni. Alla luce di quanto visto in campo il Salisburgo avrebbe meritato di chiudere il primo tempo in vantaggio.

La difesa del Napoli, nonostante la presenza della tanto sbandierata coppia di centrali Koulibaly-Manolas, continua a soffrire. Nella ripresa altro botta e risposta tra Mertens (che con 116 centri supera Diego Armando Maradona tra i goleador del Napoli di tutti i tempi) e Haaland, prima del gol decisivo segnato da Insigne, appena entrato al posto di uno spento Lozano. Splendido l’abbraccio tra l’attaccante e Ancelotti: un abbraccio spontaneo che cancella i recenti screzi tra i due. Il forcing finale del Salisburgo è sterile e il Napoli mette nel carniere una vittoria che può valere gli ottavi di finale.

Nell’altra sfida del raggruppamento, Liverpool corsaro per 4-0 a Praga e adesso in classifica: Napoli e Liverpool 7 punti (azzurri al comando per effetto dello scontro diretto del San Paolo), Salisburgo 3, Genk 1. Al giro di boa, il Napoli vede gli ottavi.