F1, Gp Monaco: Hamilton vince davanti a Vettel. Ritiro per Leclerc

Ancora Lewis Hamilton. Partito in pole, il britannico della Mercedes arriva per primo sul traguardo del Gp di Monaco conquistando, nel ricordo di Niki Lauda, la vittoria numero 77, la terza nel Principato.

Il campione del mondo e leader del mondiale, al quarto successo in stagione, precede la Ferrari di Sebastian Vettel, che si prende il podio grazie alla penalità di 5″ inflitta a Max Verstappen, secondo al traguardo ma quarto alla fine e alle spalle anche di Valtteri Bottas.

Quinto posto per l’altra Red Bull di Pierre Gasly, seguito dalla McLaren di Carlos Sainz e dalle Toro Rosso di Daniil Kvyat e Alexander Albon. Chiudono la top ten Daniel Ricciardo su Renault e Romain Grosjean su Haas.

Un GP di casa da dimenticare per il giovane ferrarista Charles Leclerc, sabato già alle prese con una cocente eliminazione nel Q1. Il pilota monegasco è stato costretto al ritiro. Scattato dalla quindicesima posizione si è fatto strada nella mischia con sorpassi in punti limite, come quello su Grosjean alla Rascasse. Poi il ferrarista ci ha riprovato con Hulkenberg ma ha rimediato una foratura, con conseguenti ingenti danni al fondo piatto, che hanno causato il ritiro della sua rossa dalla gara.

Disastrosa la gara di Antonio Giovinazzi, scivolato addirittura in penultima posizione in partenza e poi punito con 10 secondi di penalità per un contatto con la Williams di Kubica, in un disperato tentativo di sorpasso alla Rascasse. Malissimo anche Raikkonen, 17°, a conferma di un periodo nero per l’Alfa Romeo.

Insomma la festa è ancora una volta tutta Mercedes. In una giornata inaugurata nel ricordo di Niki Lauda, il presidente non esecutivo delle Stelle d’Argento, tre volte campione del mondo. Un minuto di silenzio prima del via, tutti con i cappellini rossi e il suo nome scritto anche sulla Ferrari. Hamilton e Vettel con i caschi dedicati al campione austriaco al quale Lewis dedica la vittoria: “Probabilmente è stata la gara più difficile che abbia mai fatto.  Avevo le gomme senza vita. La macchina non curvava, credo che fosse la gomma sbagliata. Ho davvero lottato con lo spirito di Niki. Ci guarda dall’alto. Ho cercato di restare concentrato per renderlo orgoglioso. Questo è stato il mio obiettivo per tutta la settimana”.