Jannik Sinner nella storia: batte Djokovic è ed è il primo italiano in finale agli Australian Open

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

Jannik Sinner entra nella storia: è il primo italiano di sempre a conquistare la finale degli Australian Open. In semifinale il 22enne ha battuto il numero uno al Mondo Novak Djokovic con il punteggio di 6-1, 6-2, 6(6)-7, 6-3 in tre ore e mezza di gioco.

Djokovic in questo torneo durava da 33 match e dal 2018, e non era mai stato battuto in semifinale o in finale.

I set. Avvio di gara perfetto, Sinner è al massimo, volando e approfittando di ogni buco al servizio dell’avversario. Nel primo set, ha tre palle break per chiudere addirittura sul 6-0, ma ne sfrutta “solo” due e chiude 6-1. Non troppo diverso il secondo set doppio break e 6-2. Nel terzo set il numero uno al Mondo strappa il tie-break. Inizialmente, Nole è avanti 4-2, ma Sinner sembra rimontare. Sul 6-5, avrebbe persino il match point per volare in finale senza concedere parziali, ma Djokovic lo annulla e chiude sull’8-6: è il primo set perso da Sinner nell’intero torneo. Sinner non si abbatte e strappa il servizio al secondo turno in battuta (3-1) nel quarto set e vola verso la vittoria. Nole non riesce mai a mettere in difficoltà il servizio e la semifinale è vinta dall’azzurro.

 Sinner affronterà domenica, in finale, il vincente di Medvedev-Zverev.

Parla Sinner. “E’ stata una partita durissima. Ho iniziato benissimo nei primi due set, Nole ha sbagliato tanto. Ho sbagliato un match point nel 3°, ma volevo essere pronto per il set successivo. Ho iniziato alla grande e non vedevo l’ora di giocare questa partita. Avevo perso con Nole a Wimbledon, ho imparato da quella partita. Fa parte del mio processo di crescita. Giochiamo in modo simile, la risposta è il nostro punto forte. Cercavo di far partire lo scambio, non dico le tattiche perché ho la sensazione che faremo qualche altra partita contro. Mi ero allenato con Djokovic quando avevo 17 anni, cercavo di imparare dai migliori. Mi aveva consigliato di essere imprevedibile, di migliorare il servizio ma ho la sensazione di poter migliorare ancora. Volevo essere preparato, dallo scorso anno la fiducia è altissima ed ero sicuro di poter giocare contro i migliori del mondo. Scenderò in campo con il sorriso e darò il massimo nella mia prima finale Slam. Zverev o Medvedev? La guarderò, mi piace guardare il tennis e la guarderò tranquillo. Sono 2 giocatori incredibili, sarà interessante. Vediamo chi affronterò domenica”.